controtenore e direttore artistico Raffaele Pe
ensemble barocco La Lira di Orfeo
violino I Anais Chen
violino II Davide Medas 

viola Pierfrancesco Pelà

cello Nicola Brovelli
contrabbasso Alberto Lo Gatto

cembalo Nicolò Pellizzari
fagotto Yoan Otano
oboe e flauto Martino Noferi 

tromba naturale Gabriele Cassone 

Programma

Georg Friederich Händel, Suite in Re maggiore, Water piece HWV 341
G.F. Händel, “Sento la gioia”, da Amadigi di Gaula HWV 11, aria di Amadigi per Nicolino 
G.F. Händel, “Dove sei amato bene”, da Rodelinda HWV 19, aria di Bertarido per Senesino
Antonio Vivaldi, Concerto per flautino in Do maggiore RV 443
Leonardo Vinci, “Son qual fiume”, da Didone abbandonata, aria di Jarba per Gaetano Berendstadt 
Riccardo Broschi, “Ombra fedele”, da Idaspe, aria di Dario per Farinelli
A. Vivaldi, “Grave”, dal Concerto per violino Grosso Mogul RV 208
G.F. Händel, “Crude furie”, da Xerses HWV 40, aria di Serse per Caffarelli
G.F. Händel, “Or la tromba”, da Rinaldo HWV 7, aria di Rinaldo per Nicolino 

Concerto ispirato alle più virtuosistiche arie d’opera scritte per le cinque famosissime star della storia del Barocco, osannate nelle principali corti d’Europa (Vienna, Londra, Parigi…), artisti italiani dai soprannomi leggendari: Farinelli, Carestini, Nicolini, Senesino, Farfallino. La loro ambiguità li pone in una dimensione fantasmagorica, scenografica, le loro voci diventano il modello ispirativo che per una lunga stagione colonizzò stile e tendenze. La voce di questi cantori – oggi controtenori o sopranisti o falsettisti – è la voce perduta del barocco, quell’ideale di ‘belcanto’ che all’epoca vide diffondersi una vera moda per l’opera italiana. 

Vieni a teatro perchè…
Cantanti dal soprannome leggendario famosi nelle principali corti d’Europa: il trionfo del virtuosismo tra Sei e Settecento.