DUE DONNE CHE BALLANO<br>MARIA PAIATO E ARIANNA SCOMMEGNA

DUE DONNE CHE BALLANO
MARIA PAIATO E ARIANNA SCOMMEGNA

DUE DONNE CHE BALLANO<br>MARIA PAIATO E ARIANNA SCOMMEGNA
Informazioni

di Josep M. Benet i Jornet regia di Veronica Cruciani

di Josep M. Benet i Jornet
con Maria Paiato e Arianna Scommegna
regia di Veronica Cruciani
Centro d’arte contemporanea Teatro Carcano – Milano

Informazioni

Una coppia che naviga il mare agitato dell’esistenza: una donna anziana con la sua badante, ruoli affidate a due magnifiche interpreti. Si confrontano, si scontrano, ma finiscono per affrontare insieme le incertezze del futuro, appoggiandosi a vicenda per rendere meno insopportabile la propria solitudine. Una storia come tante, fra quelle che comunemente si svolgono nelle nostre città, che diventa il pretesto per raccontare un’intera società

Una donna anziana e una giovane chiamata a farle da badante. Tutte e due schive, energiche, sarcastiche ed eroiche. Si odiano e si detestano perché sono simili, perché ognuna ha bisogno dell’altra, e, nella solitudine delle rispettive vite, sono l’una per l’altra l’unica presenza confortevole. Consumano le poche ore alla settimana che passano insieme becchettandosi, pungendosi e confessando di sé quello che solo a un estraneo si riesce a confessare.

Ballano. Come balla una nave in balìa delle onde. Ballano la danza dell’esistenza dura e difficile di chi porta dentro una sofferenza ma fuori esibisce una faticosa immagine di forza e autosufficienza. Ballano come una coppia estratta dal mazzo della casualità, quando nelle balere due sconosciuti si trovano a ballare insieme. E per questo ballo non ci sono cavalieri, non ci sono uomini possibili, non ci sono mariti, padri o figli ad accompagnarle. Ma solo due donne che ballano. Avrebbero potuto non incontrarsi mai e continuare a ballare da sole come hanno sempre fatto, e invece per loro fortuna il sollievo della coppia finalmente addolcisce un po’ la fatica.

Una minuscola storia come tante che accadono nei grandi condomini di qualsiasi città, un microcosmo, un ecosistema esistenziale, che attraverso la scrittura di Benet I Jornet diventa un modo gentile, amaro e profondamente ironico di raccontare un’intera società, in cui le persone difficili e scomode sono estromesse e confinate ai margini, ad affrontare in solitudine la pista da ballo del proprio destino.

JOSEP MARIA BENET I JORNET

Nato nel 1940, è considerato uno dei massimi autori del teatro spagnolo contemporaneo e il padre del teatro catalano. Ha influenzato almeno due generazioni di autori catalani, ha ricevuto numerosi riconoscimenti e le sue opere sono state rappresentate in tutta Europa, in Argentina e negli Stati Uniti. Il suo teatro si caratterizza per la riflessione sull’individuo e la società che lo circonda, per poi avanzare verso tematiche più esistenziali. Una curiosità che lega la sua biografia a questo testo è la sua grande passione per i fumetti del passato di cui fa collezione, passione che condivide con la più anziana delle “Due donne che ballano”.

MARIA PAIATO

Nata a Stienta (Rovigo), considerata una delle più raffinate e sensibili interpreti del teatro italiano, si diploma all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico nel 1984.

La sua intensa attività teatrale la porta a collaborare con importanti registi come Luca Ronconi, Mauro Bolognini, Giancarlo Sepe, Maurizio Scaparro, Antonio Calenda, Nanni Loy, Roberto Guicciardini, Giampiero Cicciò, Valerio Binasco.

Al cinema è stata diretta, tra gli altri, da Francesca Archibugi (Lezioni di volo, 2007) e Marco Martani (Cemento armato, 2007). Ottobre 2009 interpreta il ruolo di magistrato nel film della Comencini ” Lo spazio bianco”. Dicembre 2009 interpreta Ida Rosselli nel film di Luca Guadagnino ” Io sono l’amore” al fianco di Tilda Swinton.

Ha vinto numerosi premi come migliore attrice italiana, tra cui il Premio Borgio Verezzi (1994), il Premio Flaiano (2001), il Premio Olimpici del Teatro (2004), la Maschera d’oro (2005), e due Premi Ubu (2005 e 2006). Il 14 settembre 2007 le viene assegnato il Premio Olimpici del Teatro per il monologo “Un cuore semplice” nella categoria “One woman show”. 12 ottobre 2009 le viene assegnato il Premio ” Eleonora Duse 2009 ” per essersi particolarmente distinta nella stagione 2008 -2009

ARIANNA SCOMMEGNA

Sono nata nel 1973 e mi sono diplomata nel 1996 presso la “Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi” di Milano. Dal 1996 sono socia fondatrice della compagnia ATIR, con la quale ha recitato negli spettacoli diretti da Serena Sinigaglia: “Romeo e Giulietta, Lear – ovvero tutto su mio padre” di W.Shakespeare, “Where is the wonderful life?” di R. Ciaravino, “Come un cammello in una grondaia” tratto dalle “Lettere dei condannati a morte delle resistenza europea”,  “Baccanti” e“Troiane” di Euripide, “Donne in parlamento” di Aristofane, “Qui città di m.” di Piero Colaprico, “Di A Da In Con Su Per Tra Fra Shakespeare” di S. Sinigaglia, “La fiaccola sotto il moggio” di Dannunzio, “Ribellioni Possibili” di  Garcia Araus e Garcia Yague.
Con la regia di Gigi Dall’Aglio ho recitato negli spettacoli: “Terrore e miseria del terzo Reich” di Brecht, “Cleopatràs” e “Mater Strangosciàs” di Testori. Con la regia di Gabriele Vacis ho recitato negli spettacoli: “La Molli, divertimento alle spalle di Joyce” di Vacis e Scommegna e “Vocazione” da Goethe. Con la regia di Veronica Cruciani ho recitato negli spettacoli: “Il ritorno” di Sergio Pierattini e “La Palestra ore 18.00” di Giorgio Scianna. Con la regia di Cristina Pezzoli ho recitato nello spettacolo “Madre Coraggio”.
Nel cinema ho interpretato il ruolo della madre in “Scialla!” regia di Francesco Bruni (Vincitore di Controcampo Italiano al Festival di Venezia 2011) e una giovane attrice nel film “Il dolce rumore della vita” di Giuseppe Bertolucci. Sono inoltre impegnata come attrice e trainer nel progetto “Gli spazi del teatro”.

Premio Lina Volonghi ’96, Premio della Critica 2010, Premio Hystrio 2011, Premio Ubu 2014, Premio Hystrio 2014