Laboratori teatrali 2022: fantasia al potere!

Laboratori teatrali 2022: fantasia al potere!

30 ragazzi hanno abitato la fucina creativa del Teatro in modalità laboratorio estivo.

Fantasia al potere per creare testi, costumi e trame sotto il segno di Shakespeare e del folletto Puck, che nelle mani e nell’immaginazione dei ragazzi è diventato un supereroe generoso e invincibile portatore di felicità, amicizia, pace, protettore della natura incontaminata, in grado di rivelare la bellezza della semplicità e far scoprire l’importanza delle relazioni in un percorso di accettazione di sé e riconoscimento della unicità.

Marta Solari, che già è stata protagonista del primo progetto laboratoriale della scorsa estate, e Davide Boni, entrambi giovani professionisti del teatro ed esperti di didattica formati all’Accademia di Milano, hanno guidato 15 bambini dai 7 ai 10 anni (le mattine) e 15 ragazzi dagli 11 ai 14 anni (i pomeriggi) sulle tracce di William Shakespeare e il suo capolavoro Sogno di una notte di mezza estate.

Il Verdi ha scelto la formula del laboratorio per mettersi in gioco con e per i bambini e per scoprire con loro nuovi punti di vista sul teatro: luogo di fantasia, di amicizia, di lavoro su di sé insieme agli altri, spazio che diventa relazione e collaborazione. Il laboratorio teatrale si rivela un’occasione per sviluppare proprie potenzialità espressive, favorire il fluire delle emozioni, stimolare le abilità relazionali dei ragazzi, valorizzando il contributo propositivo di ciascuno per la realizzazione di un progetto comune.

Le attività dell’edizione 2022 hanno preso avvio con l’avvicinamento al testo, utile ad un inquadramento di contesto e introduzione ai personaggi, in un percorso esplorativo in cui lasciarsi sorprendere dal groviglio di vicende che nel Sogno si intrecciano. I ragazzi hanno imparato a conoscere le creature che popolano la foresta immaginata da Shakespeare, alla scoperta delle emozioni che l’immersione in questo mondo regala. L’analisi della figura di Puck, il folletto combinaguai dell’invenzione scespiriana che per errore o volontà è motore dell’azione, ha permesso ai ragazzi di sperimentare l’iter creativo di ideazione di un personaggio.

Divisi in piccoli gruppi i giovani “teatranti” si sono messi in gioco per dare vita ad un loro protagonista fantastico che, come Puck, avesse una propria missione da perseguire e oggetti magici su cui contare. Si è trattato di un lavoro teatrale a tutto tondo, in quanto la progettazione teorica è stata accompagnata dalla produzione dei costumi di scena utilizzando materiali di recupero.

Oltre alle attività di scenografia e riscrittura creativa, i ragazzi si sono cimentati in esercizi a corpo libero volti a sviluppare la consapevolezza del rapporto tra corporeità e spazio circostante, incrinando così il muro di timidezza iniziale. Dunque, un percorso pensato anche con l’intento di riscoprire la bellezza della socialità, del contatto diretto e privo di filtri tecnologici che durante gli scorsi due anni è inevitabilmente venuto meno.

Il laboratorio ha trovato conclusione sabato 18 giugno con la restituzione aperta a parenti e amici. I ragazzi hanno calcato il palco portando in scena le loro storie – brevi narrazioni – nate dall’intreccio di racconto e mimo, in grado di far emergere emozioni, temi attuali e immaginario fantastico. Un lavoro frutto dell’inventiva e della manualità, allestito con la cura che il teatro richiede. Un progetto di formazione che ha permesso ai ragazzi di allenare la curiosità e sperimentare le parole che Shakespeare ci regala proprio nel Sogno di una notte di mezza estate: “Lo scopo dell’arte è di dare una forma alla vita”.

Appuntamento al 2023! Per informazioni invia una mail a segreteria@teatroverdipordenone.it