La nuova programmazione 2024/2025
Il Teatro prosegue con il suo impegno verso un’offerta culturale multidisciplinare e rivolta alle diverse generazioni di pubblico, presentando una prima rosa di appuntamenti di Prosa Musica Lirica Danza: il migliore Teatro italiano e i suoi più amati protagonisti – tra grandi classici e nuova drammaturgia – esclusive internazionali sul fronte della programmazione musicale, la grande Danza e le proposte per bambini, giovani e famiglie, a cui si andranno a sommare nuove rassegne musicali, le numerose proposte rivolte agli Istituti scolastici, gli appuntamenti formativi e divulgativi oltre alle già consolidate visite guidate teatralizzate – il Verdi conferma ancora una volta la vocazione di un Teatro capace di esprimere progetti artistici e culturali originali.
Molte le novità, nel segno dell’attenzione verso il proprio pubblico, anche nelle formule di abbonamento: sempre più flessibili grazie alla possibilità del “cambio spettacolo”, conferme agili online, pacchetti sempre più convenienti e speciali promozioni per i giovani e gli over 65.
«In questo periodo dell’anno praticamente tutti i teatri presentano il loro cartellone, il Verdi – invece – continua, invece, la sua programmazione dopo la seguitissima ed apprezzata ‘Stagione estiva’ che ci ha visto utilizzare tutte le sale del nostro edificio, caratterizzare il centro storico di Pordenone e portare le nostre significative proposte nelle nostre vallate montane. Si tratta dunque di una programmazione senza soluzione di continuità che», commenta il Presidente Giovanni Lessio, «ci distingue nettamente da tutte le altre analoghe realtà teatrali. I nostri consulenti artistici – Claudia Cannella per la Prosa e la new entry Alessandro Taverna sul fronte della Musica e la Danza – hanno ideato per il Verdi una programmazione capace di esprimere esclusive assolute, prime regionali o per il triveneto. Nelle nostre intenzioni, il Verdi rappresenta sempre di più un punto d’incontro in cui si riconosce tutta una comunità», spiega ancora Lessio:
«un luogo aperto tutto l’anno, per tutto il pubblico del territorio, ma anche di provenienza nazionale e da fuori confine, con un’attenzione particolare per le nuove generazioni. Un Teatro che lavora per creare percorsi originali e nuove esperienze culturali, tra innovazione e tradizione, con un impegno costante che ci vede partner nel sostegno della candidatura di Pordenone a Capitale italiana della Cultura 2027».
Al Verdi non è mai la solita musica! è il motto che accompagna la selezione artistica ideata dal nuovo consulente musicale Alessandro Taverna. E proprio alla grande Musica sono affidati anche quest’anno tanto l’avvio che la chiusura di questa parte di proposta. Apertura giovedì 24 ottobre nel segno dell’abbraccio simbolico tra musica e diritti umani, con la presenza per la prima volta in Regione della Human Rights Orchestra: una comunità di musicisti che sostiene progetti umanitari e sociali. Fondata e diretta da Alessio Allegrini, l’Orchestra riunisce i membri delle più prestigiose orchestre europee: Berliner Philharmoniker, Wiener Philharmoniker, Bayerische Staatsoper, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, Orchestra del Teatro alla Scala, Tonhalle Zürich. Al Verdi sarà la Sinfonia del Nabucco di Verdi ad aprire il programma, per celebrare la libertà contro ogni forma di schiavitù, assieme alla celebre Sinfonia “Dal nuovo mondo” di Dvořák, inno alla multiculturalità. «Insieme a questa straordinaria Orchestra sarò solista al pianoforte nel Terzo Concerto di Rachmaninov», spiega Taverna, «uno speciale appuntamento che mi emoziona particolarmente. La programmazione di musica e danza si muove fra le variegate trame di stili e linguaggi» – sottolinea ancora Taverna – «offrendo occasioni di godimento e di riflessione che si proiettano oltre una dimensione puramente artistica, nuove esperienze culturali da condividere in sala da vivo».
Tantissimi i protagonisti della scena musicale internazionale che si succederanno nel corso della programmazione a partire dal grande violinista Salvatore Accardo, instancabile formatore di generazioni di violinisti di tutto il mondo, destinatario del Premio Pordenone Musica 2024: il 15 novembre, giorno del conferimento del Premio, dirigerà e suonerà con l’Orchestra da Camera Italiana. Il concerto del Maestro Accardo inaugura un percorso musicale che attraversa l’intera proposta e che ha proprio il violino come suo fulcro, accomunando i grandi interpreti della vecchia e della nuova generazione: è il caso di Ray Chen, vera star dell’archetto, che si esibirà come solista il 15 febbraio nel celebre Concerto per violino e orchestra in re maggiore, op. 35 di Čajkovskij. Con lui l’Orchestra della Svizzera Italiana e Tabita Berglund, una delle direttrici europee più carismatiche, da poco al vertice della prestigiosa Filarmonica di Dresda.
L’11 dicembre ritroveremo al Verdi Alessio Allegrini, nella doppia veste di direttore e solista, alla testa dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana per il grande concerto dedicato alla Giornata internazionale della montagna, nell’ambito del Montagna Teatro Festival in sinergia con il CAI- Club Alpino Italiano. In programma musiche di Strauss e Aaron Copland. Nel 2024 ritorna anche l’appuntamento con la grande lirica: in cartellone il 19 dicembre uno dei capolavori del teatro verdiano, La traviata, nell’allestimento e con i cast artistici del Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste. Il nuovo anno sarà introdotto, il 13 gennaio, da un evento che ci fa immergere nelle atmosfere incantate dei saloni dorati della Vienna di fine Ottocento: sul palco, per il suo debutto pordenonese, l’Orchestre des Champs-Elysées con il suo direttore Philippe Herreweghe e la sublime voce di Alina Wunderlin. Spicca il 21 febbraio un omaggio alle pagine più celebri e amate di Stevie Wonder e Ray Charles, reinterpretate dalle “voci soliste” del trombone di Massimo Morganti e del sax di Federico Mondelci, per un’inedita versione che affianca gli archi alla ritmica pop. Un mix di talento ed entusiasmo è quello che attende il pubblico negli appuntamenti di marzo e aprile, a cominciare dalle voci straordinarie del sestetto vocale King’s Singers (8 marzo): un miracolo di tecnica e perfezione vocale e uno spiccato sense of humor, che si rinnova da 50 anni. Dopo di loro toccherà, il 16 aprile, ai pianisti Lucas e Arthur Jussen, i fratelli under 35 più famosi della classica, che dall’Olanda si sono affacciati alla ribalta internazionale guadagnando velocemente consensi unanimi per bravura e ricercatezza di repertorio: al Verdi proporranno un programma che spazia da Mendelssohn-Bartholdy a Ravel, da Schubert a Stravinskij.
In un ideale fil rouge con il primo concerto in programma, atteso il 7 maggio il Concerto perduto “Al-Bunduqiyya” dell’eclettico violoncellista Giovanni Sollima e dei musicisti del Pomo D’Oro, dedicato a Venezia e alla rilettura in chiave contemporanea delle opere di Antonio Vivaldi: un progetto musicale speciale sul tema della multiculturalità. A suggellare la programmazione musicale, e dare avvio a quella estiva, venerdì 30 maggio, atteso il Gala con il mezzosoprano Daniela Barcellona, chiamata a festeggiare il 20° anniversario del nuovo Teatro Verdi: insieme a lei e all’Orchestra del Teatro Verdi di Trieste, giovani promesse della lirica, a testimonianza della centralità che assume per il teatro pordenonese la mission educativa e formativa verso le nuove generazioni di musicisti.
Presenze di assoluto rilievo anche per la Danza, che prenderà avvio l’8 novembre con un appuntamento d’eccezione, quello con la straordinaria Compañía Antonio Gades e la sua Carmen, applaudita ad agosto all’Arena di Verona che arriva a Pordenone per la tournée invernale in esclusiva per il Nordest. A 150 anni dalla sua composizione, la partitura di Bizet conserva tutta la sua intensità e attualità ed è mirabilmente portata in scena dalla compagine spagnola appassionata interprete del flamenco più autentico. Il 29 gennaio il coreografo Renato Zanella firma Alles Walzer per la Compagnia di Daniele Cipriani, sulle musiche di Johann Strauss: un corale invito alla danza che attraversa la dinamica e la dolce poesia dei valzer viennesi. Il 21 marzo, la visionaria Trilogia dell’estasi della Compagnia Zappalà Danza, che elabora in chiave coreografica tre capolavori del Novecento Après-midi d’un faune di Debussy, Boléro di Ravel, Le Sacre du Printemps di Stravinskij.
«Con la scelta del Maestro Taverna, il Verdi ha voluto confermare la sua politica di valorizzazione di artisti che hanno già manifestato a livello internazionale il loro talento», spiega il Presidente Lessio: «affidargli la programmazione musicale va anche nella direzione di accrescere il dialogo con il territorio e con le sue eccellenze».
Il cartellone di Prosa e Nuove Scritture, sempre firmato da Claudia Cannella, riprende le linee guida più originali e caratterizzanti delle passate programmazioni, prediligendo un teatro di regia, fortemente autoriale – capace di illuminare di nuove prospettive alcuni caposaldi della letteratura teatrale rendendoli a noi contemporanei – produzioni firmate dai più importanti Teatri italiani, e le fortunate incursioni nella drammaturgia contemporanea che connota la sezione “Nuove Scritture”. «Un teatro per la città e per il suo pubblico», spiega la consulente artistica per la Prosa – «che rappresenta moltitudini, di interessi e di gusti. Il Teatro di Pordenone ha una forte identità, e abbraccia tutta la comunità con un unico, comune denominatore: la proposta artistica di qualità.
In questa linea tutti gli spettacoli del nuovo cartellone sono frutto di produzioni originali dei più prestigiosi Teatri italiani (Piccolo Teatro di Milano, Teatro di Roma, Teatro Stabile di Torino, Teatro Stabile del Veneto, Teatro di Napoli, Teatro Nazionale di Genova, ERT/Emilia Romagna Teatro, Teatro Stabile di Bolzano, Marche Teatro, Teatro Bellini di Napoli), programmati a Pordenone, per la quasi totalità, in esclusiva regionale. Nove saranno i titoli ospitati in Sala Grande, di cui quattro anche con replica domenicale, in equilibrio tra diversi generi – commedia, dramma, teatro musicale – e cinque per la rassegna Nuove Scritture dedicata ai linguaggi del contemporaneo. A questi si aggiungono tre proposte di prosa per bambini e famiglie all’interno della rassegna Anni Verdi».
Due testi contemporanei aprono e chiudono il programma di Prosa: mercoledì 30 ottobre, con replica il 31, il nuovo allestimento dello spettacolo scritto e diretto da Lucia Calamaro, una delle autrici e registe più interessanti e affermate del panorama nazionale: in esclusiva per il Friuli Venezia Giulia e per il Veneto “L’origine del mondo”, che vede in scena la giornalista e scrittrice Concita De Gregorio, affiancata dalle attrici Carolina Rosi e Mariangeles Torres. Qui la visionaria e intima scrittura dell’autrice affronta con vivida ironia le perturbazioni emotive che segnano i nostri tempi. A chiudere, mercoledì 29 e giovedì 30 aprile, “L’Empireo” di Lucy Kirkwood, classe 1974, firmato dalla regia di Serena Sinigaglia. Uno spettacolo corale, militante, avvincente, divertente: ambientato nell’Inghilterra rurale del Settecento, affronta le questioni fondamentali della vita delle donne di ogni epoca.
Ancora una donna a firmare una nuova, attesa, edizione dello shakespeariano “Molto rumore per nulla”: Veronica Cruciani guida in scena Lodo Guenzi e Sara Putignano nei ruoli di Benedetto e Beatrice, bisbetici single destinati a innamorarsi tra ripicche e battibecchi (22, 23 e 24 novembre). Due imperdibili spettacoli teatral-musicali per il pubblico di ogni età in esclusiva regionale per il periodo delle festività natalizie, a partire (5 e 6 dicembre) da “Fred!”, omaggio a Fred Buscaglione a alle sue canzoni immortali, con il giovane e brillante Matthias Martelli diretto dal genio artistico di Arturo Brachetti. Il nuovo anno sarà, invece, aperto il 7 gennaio dall’atteso ritorno, dopo l’eccezionale successo estivo, del gruppo The Black Blues Brothers, questa volta in scena con lo show Let’s twist again: cinque artisti straordinari per un evento acrobatico, comico e musicale al ritmo una colonna sonora indimenticabile.
Divertente, intelligente, con la freschezza di un giovane cast pieno di talento è la riscrittura del celeberrimo vaudeville di inizio Novecento, “La pulce nell’orecchio” di Georges Feydeau, realizzata da due grandi protagonisti delle scene di questi anni, Carmelo Rifici e Tindaro Granata, che approda al Verdi il 7, 8 e 9 febbraio in esclusiva per il Triveneto. Atteso ritorno a Pordenone, il 28 febbraio per tre repliche, di Arturo Cirillo che presenta in esclusiva regionale al Verdi il suo adattamento del “Don Giovanni” dove le parole di Molière e di Lorenzo Da Ponte si mescolano alle musiche di Wolfgang Amadeus Mozart: una riscrittura che, attraversando i generi tra prosa e musica, comicità, poesia e leggerezza, mostra lo splendore dolente di un mito senza tempo. Un’altra esclusiva regionale d’eccezione con i mille volti di Antonio Albanese che riprende in esclusiva il suo spettacolo cult “Personaggi”, con la sua comicità corrosiva: in scena, il 28 e 29 marzo, una nuova edizione delle sue ‘maschere’ straordinarie, da Epifanio a Cetto La Qualunque, degne di una Commedia dell’Arte contemporanea. Magnifico testo dei primi del Novecento, sul palcoscenico del Verdi anche “Risveglio di primavera” (11, 12 e 13 aprile) di Frank Wedekind, testo simbolo della condizione giovanile, che ha visto infinite edizioni e riscritture, tra cui anche “L’attimo fuggente”, memorabile film di Peter Weir, per la regia di Marco Bernardi.
La sezione Nuove Scritture prende avvio ancora con un’esclusiva regionale e per il Veneto: venerdì 29 novembre di scena il testo di Annibale Ruccello “Anna Cappelli”: un’attrice straordinaria, Valentina Picello, per un lancinante monologo in cui si specchiano le contraddizioni dell’Italia del boom economico. A firmare la regia uno degli autori e registi più apprezzati della scena mondiale, l’argentino Claudio Tolcachir. Sarà ancora una donna, una ragazza armata di pistola che attraversa il paese per vendicarsi del giovane che l’ha violentata, la protagonista del secondo spettacolo in cartellone, “La sorella di Gesucristo”, scritto e interpretato da un intensissimo Oscar De Summa (13 dicembre, esclusiva regionale). Nel percorso della drammaturgia contemporanea, protagoniste, poi, tre giovani compagnie emergenti che affrontano tematiche urgenti e pagine tragiche della nostra Storia recente. La compagine Sotterraneo porta al Verdi il 23 gennaio il pluripremiato Overload, sull’inquietante rapporto tra mondo reale e realtà virtuale in tempi di bombardamento mediatico. Fabrizio Sinisi, autore de “La gloria”, indaga, invece, le radici del Male che condussero l’Europa nel baratro del nazismo. In scena – esclusva regionale 14 marzo un frammento della vita del giovane Adolf Hitler che, frustrato nelle sue aspirazioni artistiche e in miseria, lascia presagire la follia e la violenza dell’infausto percorso politico che lo porterà al potere. Una “favola” tenera e amara è “Ilva Football Club” di Usine Baug & Fratelli Maniglio, spettacolo che il 15 maggio chiude, ancora in esclusiva per il Verdi, la sezione della Nuove Scritture con una storia epica in forma di fiaba sull’Ilva di Taranto.
Non mancheranno anche nel 24/25 ricche proposte per tutta la famiglia con la sezione Anni Verdi. Quattro spettacoli proposti la domenica pomeriggio con la novità di uno speciale progetto rivolto ai bambini dai 6 ai 36 mesi che unisce il canto, il movimento e la musica dal vivo: si tratta di “Opera Baby”, per un avvicinamento fin da piccolissimi al mondo della lirica. In programma spettacoli tra Musica e Prosa per spettatori dai 3 agli 11 anni, con favole classiche e storie originali tra giovani eroi e clown esilaranti – e tematiche come l’accettazione della diversità, la coscienza delle proprie emozioni, il rispetto della natura e dei suoi abitanti.
Approda al Verdi, venerdì 31 gennaio, un vero e proprio idolo del web: con il suo “Cantami d’amore”, lo studente classe 2004 Edoardo Prati, definito “il Barbero di TikTok”, porta sul palcoscenico la naturalezza del suo viaggio tra le pagine più belle della letteratura, della musica e della poesia, da Lucrezio a Battiato.
Abbonamenti dal 6 settembre: leggi qui.
Biglietteria del Teatro Viale Martelli 2 Pordenone Orari di apertura:
- dal lunedì al venerdì dalle 16.00 alle 19.00
- sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00