Open Jazz, contaminazioni e sperimentazioni musicali nella suggestiva cornice di Piazzetta Pescheria
Open Jazz, la rassegna curata dal clarinettista, sassofonista e compositore Francesco Bearzatti e il consulente artistico Musica e Danza del Teatro Maurizio Baglini, apre i battenti martedì 31 maggio alle ore 21, per continuare fino a fine giugno con concerti in cui le parole d’ordine saranno sperimentazione e contaminazione musicale. Nella rinnovata arena estiva di Piazzetta Pescheria, il grande palcoscenico outdoor del Verdi diventerà per quattro serata il punto di riferimento per celebrare la buona musica e inneggiare alla vitalità e allo stare insieme in sintonia con la bellezza. Attuale direttore artistico del Festival di Musica Polinote e dell’Artusi Jazz Festival di Forlì, Francesco Bearzatti si è diplomato al Conservatorio J.Tomadini di Udine e si è specializzato alla Jazz Mobile di New York con George Coleman. È uno dei musicisti jazz più apprezzati in Italia e all’estero. Pluripremiato come strumentista e compositore, nel 2011 è stato votato come Migliore Musicista Europeo dall’Accademia del Jazz Francese. Ha collaborato con i nomi più importanti della musica mondiale e per 5 anni con la New York University, ha inciso centinaia di dischi.
Al Verdi si assisterà alle esibizioni di alcune tra le realtà più importanti ed innovative della “New Wave” del jazz italiano, europeo e americano: un cartellone imperniato da giovani musicisti, che, pur ancorati alla tradizione afroamericana, si esprimono con un linguaggio contemporaneo e nuovo, tipico delle avanguardie odierne. Avvio con il gruppo Ghost Horse, martedì 31 maggio, un collettivo di sei musicisti internazionali che, spinto da uno spirito di sperimentazione continua, accompagnerà il pubblico in una serata che si preannuncia all’insegna delle contaminazioni Jazz, rock, blues e hip hop.
Il 7 giugno sarà la volta di Oliphantre, progetto che mette in dialogo Francia e Italia: la cantante Leila Martial, astro del jazz francese, utilizza lo strumento della sua incantevole voce fondendola agilmente con la chitarra di Francesco Diodati e la batteria di Stefano Tamborrino. Il loro è un progetto che sta riscuotendo successo tra critica e pubblico in tutta Europa e che riesce a far innamorare dalla prima nota grazie al suo spirito innovativo e quasi psichedelico.
Il 14 giugno il palco di Piazzetta Pescheria sarà tutto per la Unscientific Italians, una formazione di 11 elementi che al suo esordio discografico ha vinto il Top Jazz Italia 2021 come miglior gruppo dell’anno. In scena il loro ultimo lavoro discografico U.I. plays The Music of Bill Frisell, un omaggio fedele ma anche originale alla musica del chitarrista statunitense. La loro esecuzione è quasi ipnotica e maniacale nella ricerca di un suono che si muove tra improvvisazione e musica d’insieme senza dimenticare la potenza degli assoli.
Ultimo appuntamento, martedì 28 giugno, con Vanessa Tagliabue York e la sua Yorchestra, una serata che si preannuncia carica di echi esotici e ritmi travolgenti: verrà presentato l’album Diverso Lontano Incomprensibile in cui vengono mescolati suoni orientali e mediorientali, l’estetica della musica spettrale francese del Novecento e la voce singolare della York che ha arrangiato tutti i brani. Da sottolineare che Vanessa canta in 7 lingue diverse ed è sempre una nuova scoperta vederla muoversi nel palco con la sua vitalità e eleganza.
E per vivere al meglio l’esperienza di Open Jazz, dalle ore 20 sarà aperta l’area bar e cocktail, a cura dell’Arbat Caffè di Pordenone, con drink speciali e smart food e prima dei concerti due dei più rinomati ristoranti della città presentano menù speciali a € 25 a persona, presentando il biglietto dello spettacolo. Per prenotare: Ristorante Al Gallo Tel 0434 521610 o Ristorante Moderno Tel 0434 247663
Biglietti e abbonamenti sono in vendita online e in biglietteria:
Biglietti:
Intero € 18
Under 26 € 10
Abbonamento 4 concerti
Intero € 60
Under 26 € 30
Informazioni: 0434/247624, biglietteria@teatroverdipordenone.it