JORDI SAVALL E HESPERION XXI
ISTANBUL
Dimitrie Cantemir, Il Libro della Scienza della Musica.
Le musiche della tradizione Ottomana in dialogo con le tradizioni Armene, Greche e Sefardite
HESPÈRION XXI
Turchia
HAKAN GÜNGÖR, kanun
YURDAL TOKCAN, oud
Armenia
HAÏG SARIKOUYOUMDJIAN, ney & duduk
Grecia
DIMITRI PSONIS, santur
Marocco
DRISS EL MALOUMI, oud
Spagna
PEDRO ESTEVAN, percussioni
JORDI SAVALL, Viola d’arco, Lyra e Direzione
Con il supporto del Departament de Cultura della Generalitat de Catalunya e l’Institut Ramon Llull
Esclusiva per il Friuli Venezia Giulia
Informazioni
Molto atteso il ritorno di Jordi Savall e dell’ensemble Hespèrion XXI dopo lo straordinario concerto del 2015 al Teatro Verdi di Pordenone. Anche il tema di questo appuntamento promette fascino e suggestione: Istanbul, crocevia tra Europa e Asia, una storia importante lunga secoli. Figura di eccezionale carisma nel panorama musicale contemporaneo, grande virtuoso della viola da gamba e direttore d’orchestra, dedito da oltre trent’anni alla riscoperta di un repertorio antico dimenticato, Savall sa creare progetti tematici di bellezza assoluta. Questa volta presenta la tradizione musicale di una metropoli cosmopolita e straordinaria: culla di popoli e religioni, Istanbul per gli ottomani, Costantinopoli per i bizantini, la città ha sempre attirato viaggiatori e artisti europei.
Savall. «Vogliamo presentare – racconta lui stesso – le musiche strumentali colte della corte ottomana del XVII secolo, tratte dall’opera di Cantemir, in dialogo e alternanza con le musiche ‘tradizionali’ del popolo, rappresentate qui da materiale di tradizione orale di musicisti armeni e da quello delle comunità sefardite accolte, in seguito alla loro espulsione dal regno di Spagna, in città dell’impero ottomano come Istanbul o Smirne».