LE VOCI DEL VIOLONCELLO – 3. concerto
SCUOLE NAZIONALI: FRANCIA
Emmanuelle Bertrand, violoncello
Pascal Amoyel, pianoforte
PROGRAMMA:
George Onslow (1784 – 1853), Sonata per violoncello e pianoforte op.16 n.1
Camille Saint-Saëns (1835-1921), Sonata per violoncello e pianoforte op.32 n.1
Pascal Amoyel (1971), Itinérance
Claude Debussy (1862-1918), La Cathédrale engloutie, dai Préludes per piano solo
Francis Poulenc (1899-1963), Sonata per violoncello e pianoforten.1 op.143
Introduzione di Sandro Cappelletto
Informazioni
Dal 1999 Emmanuelle Bertrand e Pascal Amoyel formano un duo le cui registrazioni (Alkan, Liszt, Strauss, Block, Grieg, St-Saëns) pubblicate dall’etichetta Harmonia Mundi hanno ottenuto i più prestigiosi riconoscimenti : Cannes Classical Awards, Diapason d’Or, « Choc » di Le Monde de la Musique, 10/10 di Classica. Entrambi gli artisti hanno ottenuto un Victoire de la Musique ciascuno. Hanno una fitta agenda di concerti nei cinque continenti.
Nel 2005/ 2006 hanno creato insieme il concerto teatrale « Block 15, la Musique en Résistance», messo in scena da Jean Piat, ispirato alla storia vera e alle testimonianze di una violoncellista e un pianista salvati dalla musica durante la Seconda Guerra mondiale. Questo spettacolo è stato portato in tournée in tutta la Francia ed è stato oggetto di un adattamento per France 3.
Emmanuelle Bertrand e Pascal Amoyel sono stati nominati Cavalieri dell’Ordine delle Arti e delle Lettere dal Ministero della Cultura.
Il Duo Bertrand – Amoyel a Pordenone presenta un programma vario e di estremo interesse. Si inizia con George Onslow, compositore francese vissuto tra fine Settecento e la prima metà dell’Ottocento: Berlioz lo considerava “una delle massime glorie musicali della Francia”. Di recente a questo compositore il Palazzetto Bru Zane di Venezia, centro specializzato nella musica romantica francese, ha dedicato una rassegna che ha presentato brani della prima e dell’ultima produzione di questo autore assai prolifico, definito all’epoca il “Beethoven francese”: protagonisti sempre Emmanuelle Bertrand e Pascal Amoyel, particolarmente apprezzati in un programma che – al pari di quello pordenonese – prevedeva anche un brano di Saint-Saëns.
Il concerto si conclude con un celeberrimo Preludio di Debussy e con la Sonata n. 1 per violoncello e pianoforte di Poulenc; in chiusura Itinerance di Pascal Amoyel, tratto da “Block 15”: il racconto di come le radici ancestrali dell’identità di un popolo sopravvivano attraverso l’arte.
La sua voce scura e luminosa, potente e sommessa, lieve come un sussurro, aspra come un urlo. Il suo ‘colore’ caldo e sensuale come nessun altro strumento possiede. Il suo corpo, le sue corde che si offrono all’abbraccio dell’interprete perché li faccia suoi e li restituisca alla musica, a noi.
Il ciclo “Le voci del violoncello” percorre un lungo sentiero in compagnia di uno strumento che ha alle spalle quattro secoli di vita e un repertorio formidabile, ma non ha smesso di catturare l’attenzione dei contemporanei creatori di musica.
Polonia, Russia, Francia, Germania sono le nazioni chiamate ad essere protagoniste con i propri compositori e i propri interpreti, prima di chiudere il ciclo di questi cinque appuntamenti con Cello songs, un’incursione nel territorio del jazz, del soul, del canto.
E la musica non è mai soltanto una tecnica, uno stile, una sintassi. È un’arte capace come nessuna di dire le nostre speranze e le nostre desolazioni nel divenire del tempo, del gusto e delle passioni.
Il viaggio comincia.
Sandro Cappelletto
In collaborazione con Palazzetto Bru Zane Venezia