MUSICA IN MASCHERA
ALFONSO ALBERTI PIANOFORTE, SELENE FRAMARIN CLARINETTO
MUSICA IN MASCHERA
Alfonso Alberti pianoforte
Selene Framarin clarinetto
È un concerto per clarinetto (Selene Framarin) e pianoforte (Alfonso Alberti) di stampo non tradizionale; si racconterà il mondo della maschera attraverso musiche che a essa fanno riferimento diretto, o che si prestano a un contatto con questo mondo. Der kleine Harlekin di Stockhausen è per clarinettista/mimo/danzatore e in questa occasione l’interprete lo porta in scena indossando una maschera di Arlecchino di Sartori. Maurizio Pisati e Roberto Andreoni sono stati interpellati perché scrivessero un brano non convenzionale: non un pezzo normale in cui incidentalmente gli interpreti sono “in maschera” (realmente, o attraverso una finzione mimica), ma che davvero faccia di questa caratteristica la propria ragion d’essere. Infine, Tantris der Narr (Tantris il buffone) di Karol Szymanowski e le Sonate di Domenico Scarlatti: entrambe queste musiche per pianoforte solo non nascono a contatto diretto con la maschera (anche se il brano di Szymanowski fa parte di un ciclo che si intitola «maschere»), ma in questa occasione vengono proposte in una versione con mimo; nel primo caso sfruttando le potenzialità espressive delle maschere intere (Tristano e Isotta, a tratteggiare la vicenda sottesa al pezzo) e nel secondo valendosi del fascino delle maschere larvali.
Musica in maschera è un progetto aperto di cui qui viene data una versione pensata espressamente per il Teatro Verdi di Pordenone.
Alfonso Alberti e Selene Framarin
PROGRAMMA
Karlheinz Stockhausen (1928–2007) Der kleine Harlekin (1977) per clarinetto/mimo
Domenico Scarlatti (1685–1757) Sonate per pianoforte (versione con mimo)
Maurizio Pisati (1959) MaskClock per clarinetto e pianoforte
Karol Szymanowski (1882–1937) dalle Masques op. 34 (1915–1916) per pianoforte:
– II, Tantris der Narr (versione con mimo)
Roberto Andreoni (1961) Olympia per clarinetto e pianoforte
Informazioni
Da alcuni anni Selene Framarin e Alfonso Alberti vanno in cerca di un diverso approccio al concerto pubblico e alla creatività contemporanea. Alcune caratteristiche di lei (che indirizza la sua ricerca allo studio dell’aspetto corporeo del fare musica: gesto, fisicità, potenzialità performative del repertorio, fino al vero e proprio teatro musicale) vanno a comporre l’identità del duo, che sfida i compositori d’oggi a cimentarsi in esperienze diverse dal consueto.
La familiarità (poetica e artigianale) che Selene Framarin ha col mondo della maschera ha dato luogo di recente a un progetto proprio con questo indirizzo: un esperimento fra suono, mimo e parola, a esplorare le relazioni fra letteratura musicale e varie forme di teatro.
Fra i compositori che hanno scritto per il duo vi sono Roberto Andreoni, Daniele Bravi, Carlo Galante, Gabriele Manca, Marco Molteni, Riccardo Panfili, Maurizio Pisati, Nicola Sani, Yoichi Sugiyama.
Selene Framarin e Alfonso Alberti si interrogano su quali alternative vi siano al recital tradizionale, e tentano di elaborare le loro visioni senza mettere da parte parole oggi forse un po’ in disuso nell’ambiente musicale contemporaneo: gioco, vivacità, divertimento.