La parola al violino nell’età del Barocco

IMAGINARIUM ENSEMBLE (Diapason d’Or de l’année 2020 e 2021, massimo riconoscimento della critica giornalistica francese)
violino e direzione Enrico Onofri (Premio della Critica Musicale Franco Abbiati 2019 miglior solista; Direttore Principale della Filarmonica Arturo Toscanini)
violoncello Alessandro Palmeri
arciliuto Simone Vallerotonda
clavicembalo Federica Bianchi

Programma

Aurelio Virgiliano, Ricercata per flauto et ogni altro istromento da Il Dolcimelo, Bologna(?),1600ca
G.Paolo Cima, Sonata per il Violino, per violino e b.c. da Concerti Ecclesiastici,1610
Francesco Rognoni, Vestiva i colli passeggiato, per violino e strumenti da Selva de vari assaggi… Milano, 1620
Richardo Rognono, Ancor che col partire passeggiato, per violino e strumenti da Passaggi…Libro Secondo, Venezia, 1641
Biagio Marini, Sonata terza per il violino solo Variata da Sonate, Symphonie […] Opera Ottava, Venezia, 1629
G.Marco Uccellini, Sonata La Luciminia Contenta per violino e b.c. da Sonate e Correnti… Venezia, 1645
Alessandro Stradella, [Sonata a violino solo, violone e basso] ms. Modena, Universitaria, Mus.G.210, ff 5r-10v, Roma, 1670ca
Isabella Leonarda, Sonata Duodecima per violino e bc da Sonate […] Op.XVI, Bologna, 1693
F.Antonio Bonporti, Invenzione Quarta Op.X in sol minore per violino e bc Bologna, 1712
Arcangelo Corelli, Sonata Op.V n.12 in re minore Follia per violino e bc, Roma, 1700 23 variazioni sul tema di Follia

Non udite lo parlare? è un concerto dedicato al rapporto tra voce umana e virtuosismo strumentale italiano dal primo Seicento sino al tardo Barocco, quell’epoca di grande fermento che vide gli strumenti musicali affrancarsi dal semplice ruolo di sostegno delle voci. Fino ad allora infatti, gli strumenti della famiglia del violino, privi di un repertorio scritto, raddoppiavano le voci dei cantori o erano impiegati per accompagnare il ballo. Nel Seicento il violino inizia invece la propria emancipazione, grazie alla stampa di brani espressamente dedicati a questo strumento: da allora i compositori successivi svilupperanno in modi e stili diversi il filo ininterrotto che lega violino e voce. 

Vieni a teatro perché…
Nel canto senza parole degli strumenti l’espressione di immagini e passioni non meno intense di quelle evocate dai testi poetici.