R_EVOLUTION: LA QUESTIONE BALCANICA COME RISORSA
L’ONDA LUNGA DEL FUTURO
conversano
Lucia Goracci, corrispondente RAI da Istanbul
Gigi Riva, editorialista del gruppo L’Espresso
conduce l’incontro
Omar Monestier, direttore del Messaggero Veneto
Ingresso libero
È previsto l’accreditamento ECM per gli iscritti all’ordine dei giornalisti FVG
Informazioni
Dove va il mondo? Per quanto imprevedibili possano essere le sue traiettorie, anche “l’età dell’incertezza” ha le sue chiavi di lettura, le sue carte di viaggio da decifrare. Con un nuovo format, concepito in chiave di lezioni di storia del nostro tempo, il Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Pordenone inaugura una collaborazione con il Premio giornalistico internazionale Marco Luchetta. Attraverso R-evolution. Dialoghi dal futuro del mondo, in partnership con l’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia saranno proposti percorsi di approfondimento e dialogo con i protagonisti dell’informazione dalle prime linee del mondo.
Il 2018 scandirà insieme i 50 anni dagli eventi del ’68 nell’Est-Europa, e in particolare dalla Primavera di Praga, e i 100 anni dalla fine della Grande Guerra. Quale incidenza può avere l’eterna e mai risolta questione balcanica rispetto alle grandi instabilità del terzo Millennio, dall’Isis alle migrazioni?
La Commissione europea ha appena lanciato la sua «Strategia per i Balcani» che punta a stringere ulteriormente i legami con l’area attraverso sei “iniziative faro” che si svilupperanno già nel 2018. L’integrazione dei Balcani occidentali è l’orizzonte dichiarato da qui al 2025, pur nel contesto delle incertezze legate alle conseguenze per la sicurezza interna dell’Europa. Sicurezza ed allargamento sono compatibili? L’accesso dei Paesi dei Balcani all’interno dell’Ue si prospetta come una risorsa o una potenziale minaccia?
LUCIA GORACCI
Lucia Goracci è corrispondente RAI da Istanbul, ed è stata a lungo impegnata nella redazione Esteri di Rai News 24. È entrata in Rai nel 1995: prima destinazione il TGR Sicilia, quindi Rai News 24 e poi il TG3. Ha viaggiato in Africa, Europa, Siria, Iraq, Afghanistan, Israele e territori palestinesi (guerra di Gaza 2008 – 2009), Iran (proteste dell’Onda Verde 2009), Haiti (terremoto 2010), Libia (rivolte anti-Gheddafi 2011), America Latina, India, Egitto e nel resto del Medio Oriente e più recentemente ha coperto le ultime guerre mediorientali, tra cui Gaza, Afghanistan, Iraq, Libia, Siria e i vari fronti della guerra allo stato islamico. Era a Kobane durante l’assedio dell’ISIS. Ha ricevuto, tra gli altri, i premi giornalistici Antonio Russo (2008), Ilaria Alpi (2011), Luigi Barzini (2012), Cutuli (2013) e il Luchetta (2014).
GIGI RIVA
Gigi Riva è stato caporedattore centrale del settimanale L’Espresso dal 2012 al 2016 e direttore del Giornale di Vicenza da giugno 2001 a ottobre 2002. A lungo inviato speciale nell’ex Jugoslavia e in Medioriente rispettivamente per il Giorno e L’Espresso, ha lavorato anche al Giornale di Bergamo, al Gazzettino, e a D–la Repubblica delle donne. Attualmente è editorialista del gruppo Espresso. Ha scritto i libri “Jugoslavia il nuovo Medioevo” (Mursia 1992, con Marco Ventura); “L’Onu è morta a Sarajevo” (Il Saggiatore 1995, con Zlatko Dizdarevic), “I muri del pianto” (UTET-De Agostini, 2006) e il romanzo “Le dernier pénalty” (Editions du Seuil, Parigi, 12 maggio 2016, poi uscito in Italia da Sellerio, Palermo, il 19 maggio dello stesso anno, col titolo “L’ultimo rigore di Faruk”). Il libro ha vinto il “Prix Etranger Sport et Littérature” assegnato dall’ “Association des Ecrivains Sportifs” al miglior volume scritto in lingua straniera e pubblicato in Francia nel 2016. Sempre nello stesso anno in Francia è stato anche inserito nella cinquina di finalisti del “Prix Jules Rimet”.