STUTTGART CONSORT
Brass Quintet
tromba RÜDIGER RUF
tromba FRANZ TRÖSTER
corno DARIUSZ MIKULSKI
trombone ALEXANDER WURZ
tuba DOMINIK MISTEREK
Introduzione di Angelo Foletto
Esclusiva per il Friuli Venezia Giulia
programma
Paul Dukas (1865-1935) – Arr. K.C. Kemmerer, Fanfara da «La Peri»
George Friedrich Händel (1685-1759), Feuerwerksmusik Ouverture / La Paix
Georges Bizet (1838-1875) – Arr. B. Holcombe, Carmen Fantasia
Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791), Rondo (solo per corno)
Manfredini, Concerto in re mag. (solo per due piccole trombe)
Leonard Bernstein (1918-1970), Suite da West Side Story
Jacques Offenbach (1819-1880) – Arr. A. Frackenpohl, Can Can
intervallo
Aram Khachaturian (1903-1978), Danza delle spade
Harry De Costa (1885-1964) / Arr. Henderson, Tuba Tiger Rag
Andersson / Ulvaes – Arr. F. Tröster, Arrival / Abba (solo per tromba)
Luther Henderson (1919–2003), The Saints Hallelujah
Enrique Crespo (1941) Arr. F. Tröster, Ballade for two Wings
Irving Berlin (1888-1989) – Arr. A.Fernie, There`s no business, like show business
Leroy Anderson (1908 – 1975) Arr. Baldwin, Bugler ́s Holiday
Informazioni
Un ensemble di ottoni (due trombe, corno, trombone, tuba) formato da eccellenti musicisti provenienti dal sud-ovest tedesco: professionisti di grande esperienza, vincitori di numerosi premi e concorsi internazionali. Un modo nuovo per comporre una possibile geometria di quintetto: per questo tipo di ensemble il repertorio non ha confini, né limiti. Da Mozart a Bernstein, fino alla celeberrima Danza delle spade di Kachaturian un viaggio musicale attraverso i secoli, tra opere originali e arrangiamenti d’autore. Troppo spesso considerati esclusivamente strumenti d’orchestra, gli ottoni dimostrano attraverso questo programma straordinarie capacità tecnico-espressive. un’occasione unica per scoprire un repertorio che coniuga sapienza compositiva ed estrema godibilità.
GEOMETRIE MUSICALI: IL QUINTETTO
Il progetto speciale per la Stagione 2017/’18 entra nel mondo della musica da camera: di scena il Quintetto, declinato in quattro concerti, pari a quattro diverse geometrie sonore. Nella vasta letteratura per musica da camera, altrettanto nobile rispetto a quella sinfonica, i brani composti per quintetto costituiscono parte importante. Esistono varie tipologie di quintetto, combinazioni diverse a seconda degli strumenti che lo compongono; la formazione più comune è data dal classico quartetto d’archi (due violini, viola, violoncello) cui si aggiungono pianoforte o clarinetto; oppure il quintetto d’archi, integrato da una seconda viola, o da un secondo violoncello, o da un contrabbasso. Esiste anche un quintetto classico nato nell’Ottocento, il “quintetto di fiati” composto da clarinetto, oboe, flauto, fagotto, corno o oboe d’amore. Il percorso di quest’anno, ideato sulla scia dei precedenti cicli dedicati a variazione pianistica, violoncello e violino, apre con una proposta sui Quintetti d’archi nel Romanticismo (Marco Rizzi, Gabriele Pieranunzi, Simonide Braconi, Francesco Fiore, Enrico Bronzi) e procede con il concerto di uno strepitoso quintetto di fiati, lo Stuttgart Consort. Completano il ciclo due appuntamenti con formazioni di spicco e solisti d’eccezione: il Quartetto Brentano e Alessandro Carbonare al clarinetto, il Quartetto Bennewitz e Alessandro Taverna al pianoforte. I programmi vanno da Brahms a Händel, da Šostakovič ad Albeniz e Offenbach. Tutti i concerti del progetto speciale prevedono introduzioni all’ascolto a cura di Angelo Foletto.