A causa di un’indisposizione della pianista portoghese Maria João Pires, il concerto programmato per giovedì 30 marzo vedrà salire al suo posto sul palco il pianista di fama internazionale, nonché consulente musicale del Verdi, Maurizio Baglini, sempre affiancato dal Quintetto dell’Orchestra I Virtuosi Italiani
PORDENONE- A causa di un’indisposizione della pianista portoghese Maria João Pires, il Teatro Verdi di Pordenone annuncia che il concerto programmato per giovedì 30 marzo (ore 20.30) vedrà salire al suo posto sul palco il pianista di fama internazionale, nonché consulente musicale del Verdi, Maurizio Baglini, sempre affiancato dal Quintetto dell’Orchestra I Virtuosi Italiani, tra le formazioni più attive nella scena musicale internazionale. In programma il concerto per pianoforte e orchestra K 414 di Mozart in la maggiore nella versione per pianoforte e archi e “La Trota” op. 114 D.667 di Franz Schubert.
«Siamo certamente dispiaciuti di non poter ospitare nel nostro Teatro un’artista del calibro di Maria João Pires» – spiega il Presidente del Verdi Giovanni Lessio. «Quello che ci rende pieni di orgoglio e gratitudine è che il concerto si potrà comunque svolgere grazie alla presenza di un pianista altrettanto valido, qualificato e riconosciuto a livello internazionale qual è Maurizio Baglini, alla cui generosità non mancherò di chiedere pubblicamente un applauso agli spettatori in sala. Grazie alla professionalità e capacità artistica di Baglini il pubblico potrà godere di un concerto che si profila di una qualità eccelsa».
Dopo tanto girovagare tra Italia e Francia, nel 1781 Wolfgang Amadeus Mozart si trasferì definitivamente a Vienna. Si schiuse così un periodo fortemente caratterizzato dal desiderio di una realizzazione professionale ancora mai pienamente conosciuta, oltre che umana, avviata dal fidanzamento con Constanze Weber, sua futura moglie. Un clima positivo che sembra riflettersi nei primi tre Concerti per pianoforte e orchestra scritti a Vienna tra il 1782 e il 1783, di cui quello in La maggiore K 414 si trova al centro. Tra i lavori cameristici più celebri di Franz Schubert, rientra senza dubbio il Quintetto op. 114 chiamato “della trota” per l’utilizzo nell’Andantino del tema del suo Lied Die Forelle (La trota). Composto nel 1819 su commissione del mecenate Silvester Paumgartner, fu pubblicato poi postumo come opus 114, a un anno dalla morte di Schubert.
Pianista visionario, con il gusto per le sfide musicali, Maurizio Baglini ha un’intensa carriera concertistica. È tra i pochi virtuosi al mondo a eseguire la Nona Sinfonia di Beethoven nella trascendentale trascrizione pianistica di Liszt e nel 2020 ha superato la cifra record di cento esecuzioni dal vivo di questo capolavoro per tastiera. È il direttore artistico dell’Amiata Piano Festival.
Il complesso de I Virtuosi Italiani, nato del 1989, è una delle formazioni più attive e qualificate nel panorama musicale internazionale, regolarmente invitata nei più importanti teatri, festival e stagioni in tutto il mondo. Viene loro riconosciuta una particolare attitudine nel creare progetti sempre innovativi, una costante ricerca nei vari linguaggi, oltre alla qualità artistica dimostrata in anni di attività. Numerose sono le collaborazioni con solisti e direttori di rilevanza mondiale.
In occasione del concerto il Caffè Licinio del Verdi sarà aperto dalle 19.00 per un aperitivo con buffet che si può prenotare alla Biglietteria.
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