Il pianista Roberto Prosseda è il nuovo consulente artistico per la Musica del Teatro

Il pianista Roberto Prosseda è il nuovo consulente artistico per la Musica del Teatro

PORDENONE- Dieci anni di grandi Stagioni musicali, con presenze nazionali e internazionali, quasi sempre in date esclusive per Pordenone, progetti originali e di produzione – pensati anche per gli artisti e il pubblico delle nuove generazioni – residenze artistiche, convegni di studio e riconoscimenti dedicati a grandi figure della musica mondiale, pubblicazioni editoriali e di album musicali. La storia della lunga collaborazione del M° Maurizio Baglini con il Teatro Verdi di Pordenone si può riassumere in un termine: eccellenza.
La strategia e i percorsi condivisi tra il noto pianista, in veste di consulente musicale, e il Verdi, hanno proiettato in questi anni il Teatro pordenonese in vetta ai circuiti internazionali della musica classica, al pari delle grandi capitali musicali europee.
Grande stima e ringraziamento da parte del Teatro, ma anche di tutta la città di Pordenone, vanno quindi al M° Baglini per il lavoro fin qui svolto: una collaborazione che adesso, più che interrompersi, si trasforma per divenire maggiormente compatibile con il moltiplicarsi degli impegni concertistici del Maestro.

«Sono stati 10 anni entusiasmanti e ricchi di progettualità e soddisfazioni quelli condivisi con Maurizio Baglini» – spiega il Presidente Giovanni Lessio. «Ci è sembrato giusto onorare questi anni di sintonia e collaborazione con il massimo rispetto per i tanti impegni che un’attività artistica ai vertici, come quella di Baglini, richiedono. Non mancheranno le occasioni per incrociare ancora le nostre strade, già a partire dalla residenza artistica della GMJO o dall’ideazione e prosecuzione di altri progetti speciali del Verdi, come il Premio Pordenone Musica.
Tutta la nostra fiducia va adesso alla persona che abbiamo individuato e scelto quale ideale prosecutore del grande lavoro incardinato in questi anni, il M° Roberto Prosseda. Si tratta di una figura di livello internazionale, un pianista e un promotore di eventi artistici che di certo potrà ulteriormente ampliare lo spettro dell’offerta musicale del nostro Teatro, spaziando tra i generi e le generazioni».

Valutazioni condivise da Maurizio Baglini: «il Teatro Verdi per me è come una famiglia. La scelta di non proseguire ulteriormente con il ruolo di consulente artistico per la Stagione musicale si inserisce precisamente nelle motivazioni legate ad una sempre più ricca agenda concertistica: la crescita della mia carriera va di pari passo ad un moltiplicarsi di impegni che impongono delle scelte. In questi dieci anni credo di aver offerto al pubblico di Pordenone proposte importanti e di qualità, che hanno portato il Verdi all’apice delle programmazioni sinfoniche e concertistiche a livello internazionale. Sono lieto che un amico e collega che stimo profondamente, come Roberto Prosseda, possa ora esprimere tutto il suo talento e le sue conoscenze per dare sempre nuova linfa e vitalità al nostro Teatro».

Roberto Prosseda, classe 1975, è uno dei musicisti italiani più attivi e poliedrici nell’attuale panorama internazionale. Come pianista, ha guadagnato una notorietà internazionale in seguito alle sue registrazioni Decca dedicate alla musica pianistica di Felix Mendelssohn, che ha inciso integralmente in dieci CD. Negli ultimi venti anni ha suonato regolarmente con alcune delle più importanti Orchestre del mondo (tra cui London Philharmonic, New Japan Philharmonic, Moscow State Philharmonic, Santa Cecilia, Filarmonica della Scala, Bruxelles Philharmonic, Residentie Orkest, Netherlands Symphony, Berliner Symphoniker, Staatskapelle Weimar, Calgary Philharmonic, Royal Liverpool Philharmonic, Leipzig Gewandhaus) e in Italia è ospite regolare dei maggiori Enti concertistici, tra cui l’Accademia di Santa Cecilia, il Teatro alla Scala, l’Unione Musicale di Torino, il Teatro la Fenice, l’Accademia Chigiana di Siena, il Teatro Comunale di Bologna. Attivo anche nella promozione della musica d’oggi, Prosseda ha in repertorio l’integrale della produzione pianistica di Petrassi, Dallapiccola e Aldo Clementi e numerose composizioni di compositori italiani contemporanei. Roberto Prosseda è altrettanto attivo come divulgatore musicale, essendo anche ideatore di programmazioni musicali innovative e di respiro internazionale. Dal 2014 è artistic advisor di Cremona Mondomusica e Cremona Pianoforte, presso Cremona Musica International Exhibitions & Festival, e con la sua programmazione culturale ha contribuito alla crescita e all’affermazione di quella che è attualmente la principale manifestazione fieristica europea dedicata alla musica e agli strumenti musicali d’alto artigianato. Prosseda è anche fondatore dell’Associazione Mendelssohn con cui ha realizzato 15 produzioni discografiche di musiche di Mendelssohn per l’etichetta Decca e ha coprodotto il documentario “Mendelssohn Unknown”, in collaborazione con Rai Educational, ora pubblicato su DVD da Euroarts. Nel 2012 ha concepito l’innovativo format di lezione-concerto in cui si confronta con il robot pianista TeoTronico, illustrando al pubblico i principi dell’espressione musicale al pianoforte, generando un dibattito estetico sul rapporto tra oggettività e soggettività nell’interpretazione musicale. Il progetto è stato presentato in più di 20 città, anche alla Philharmonie di Berlino, ad Ankara e due concerti sold-out alla Beijing Concert Hall e alla Xing Hai Symphony Hall di Canton.
Roberto Prosseda si occupa anche di ricerca e divulgazione musicale. È co-autore di tre documentari, dedicati a Mendelssohn, Chopin e Liszt, con la regia di Angelo Bozzolini, prodotti da RAI Educational. Ha curato numerosi cicli radiofonici per Radio Vaticana e RAI Radiotre per la quale è conduttore ed autore di oltre 40 “Lezioni di musica”, e dei cicli televisivi “Dentro la Musica” (Sky Classica) e “Dentro le note” (RAI5).

«È una grande soddisfazione e un grande onore poter condividere la mia esperienza artistica con il Teatro Verdi di Pordenone – spiega Roberto Prosseda – un Teatro che conosco, in cui ho già suonato più volte e di cui ho sempre apprezzato l’alta qualità e individualità della programmazione, firmata dal mio illustre collega e predecessore». «Il progetto che intendo condividere con il Verdi è nel segno della continuità e dell’innovazione. Pordenone e il suo Teatro possono e devono distinguersi ancora, non solo in ambito nazionale, ma anche a livello europeo: tutto il mio impegno – a partire dall’autunno del 2023 – sarà rivolto all’individuazione di artisti, progetti e proposte che possano continuare a fare del Verdi un unicum. Sarà una sfida particolarmente stimolante poter allargare ancora di più l’offerta musicale del cartellone in differenti ambiti musicali, anche con format differenti. La musica è uno dei modi più belli ed efficaci per mettere le persone in comunicazione tra loro: cercheremo di avvicinare nuovi pubblici, per coinvolgere e appassionare alla musica di qualità anche chi finora non ha avuto occasioni di conoscerla e di comprenderla al meglio».

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