Il Teatro piange la perdita del grande musicologo, critico musicale, divulgatore e pianista Piero Rattalino

Il Teatro piange la perdita del grande musicologo, critico musicale, divulgatore e pianista Piero Rattalino

PORDENONE. «Piero Rattalino potrebbe esser definito il primo vero e proprio divulgatore ed educatore alla musica: ha svolto tale ruolo attraverso la propria attività didattica, certamente, ma soprattutto attraverso un’ineguagliabile sintesi oratoria destinata ad un pubblico realmente generalista, nel senso più nobile del termine». Con queste parole il pianista Maurizio Baglini, consulente musicale del Teatro Verdi di Pordenone, introduce il suo appassionato ricordo del Maestro Piero Rattalino, scomparso nella notte di ieri a Imola, non solo insegnante e mentore dello stesso Baglini, ma straordinaria personalità che ha anche condiviso negli anni importanti iniziative artistiche con il Teatro pordenonese. «La sua capacità di parlare di musica – rigorosamente a braccio ! –  inserendo nella loquela collegamenti storico-sociali e geopolitici si colloca come un vero e proprio unicum nella contemporaneità culturale», prosegue ancora Baglini. «Non a caso Piero Rattalino fu la prima persona di assoluto prestigio a ricevere dal Teatro Verdi il Premio Pordenone Musica, nel 2015: premio che finalmente dimostrò alla collettività cosa significasse educare alla musica, la vera figura dell’educatore, dunque, colui il quale poteva far capire a tutti, neofiti o addetti ai lavori, la complessità dell’universo musicale. Il suo ruolo di educatore si tradusse immediatamente nel primo progetto discografico-editoriale del Verdi di Pordenone, grazie al libro “Lo Specchio del Tempo”, ispirato al progetto “Variazione Pianistica”, concepito dal Maestro in esclusiva per il Teatro. Rattalino tornò poi come “ambasciatore” del Verdi nell’ambito dei concerti pomeridiani, sempre dal taglio divulgativo ed istruttivo, miscelando con sapienza il fascino dell’oratore con la competenza “scientifica” del musicista», conclude Baglini. Al ricordo di Baglini si unisce il cordoglio del Presidente Giovanni Lessio che sottolinea come «la storia musicale del Teatro Verdi di Pordenone non sarebbe stata la stessa senza questa presenza costante in veste di eminente protagonista: un uomo che aveva il futuro dell’importanza sociologica della musica al centro della propria missione di musicista, educatore, didatta, divulgatore ed argomentatore».