PRIMA REGIONALE D’ECCEZIONE (GIOVEDÌ 9 E VENERDÌ 10 DICEMBRE, ORE 20.30) PER LO SPETTACOLO CHE RIUNISCE TRE MOSTRI SACRI DELLE NOSTRE SCENE: DUE IMPAREGGIBILI ATTORI COME FRANCO BRANCIAROLI E UMBERTO ORSINI

PRIMA REGIONALE D’ECCEZIONE (GIOVEDÌ 9 E VENERDÌ 10 DICEMBRE, ORE 20.30) PER LO SPETTACOLO CHE RIUNISCE TRE MOSTRI SACRI DELLE NOSTRE SCENE: DUE IMPAREGGIBILI ATTORI COME FRANCO BRANCIAROLI E UMBERTO ORSINI

PORDENONE- Si conferma un cartellone di grande teatro, costellata di grandi titoli, grandi interpreti, grandi registi quello messo in campo dal Teatro Verdi di Pordenone per la sezione Prosa curata da Natalia Di Iorio che adesso propone al suo pubblico una nuova alzata di sipario su un evento d’eccezione. Giovedì 9 e venerdì 10 dicembre alle 20.30 attesa la prima regionale di uno spettacolo che riunisce sul palco tre veri e propri mostri sacri delle nostre scene (repliche al Teatro Nuovo Giovanni da Udine martedì 14 e mercoledì e giovedì 15 dicembre, inizio ore 20.45). Il testo poco frequentato di Nathalie Sarraute – tra le autrici più autorevoli della seconda metà del Novecento – Pour un oui ou pour un non segna il ritorno di due impareggiabili attori come Umberto Orsini e Franco Branciaroli che si ritrovano a lavorare nuovamente assieme dopo anni: un duello di bravura sostenuto con la forza della parola dai questi due grandi protagonisti guidati per l’occasione dal regista Pier Luigi Pizzi, tra le figure più prestigiose del teatro italiano.

Può ciò che è “non detto” o un’intonazione ambigua provocare malintesi e guastare definitivamente un’amicizia? La commedia della scrittrice francese di origine russa Nathalie Sarraute mette al centro della scena la forza delle parole in una ragnatela di incomparabile abilità. Due vecchi amici si ritrovano dopo un non motivato distacco e si interrogano sulle ragioni della loro separazione. Scoprono così che sono stati i silenzi tra le parole dette, e soprattutto le ambiguità delle “intonazioni”, a deformare la loro comunicazione aprendola a significati multipli e complessi. Ogni minima sfumatura del dire può essere variamente interpretata dalla disposizione d’animo di chi l’ascolta: è quel nulla che può cambiare tutto e che può provocare lacerazioni profonde, ferite insanabili, malintesi fino a guastare definitivamente un’amicizia. La pièce si fa così banco di prova per i due travolgenti attori della parola Branciaroli e Orsini, da sempre riconosciuti per l’autorevolezza e la fantasia del dire scenico che, dopo molti anni, si incontrano di nuovo sul palcoscenico: a dirigere questo spiazzante gioco al massacro è. come detto, un maestro indiscusso dello spettacolo, il regista Pier Luigi Pizzi, ritornato al suo antico amore per la prosa dopo una vita di successi nei più famosi teatri lirici del mondo.

Il Verdi informa che l’accesso a Teatro è consentito agli spettatori in possesso di certificazione verde covid-19 rilasciata esclusivamente per vaccinazione o per guarigione (cosiddetto “super green pass” o “green pass rafforzato”). La verifica sarà svolta esclusivamente tramite la lettura del QR code tramite App “VerificaC19”.

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