ANTONÍN DVOŘÀK, STABAT MATER

ANTONÍN DVOŘÀK, STABAT MATER

ANTONÍN DVOŘÀK, STABAT MATER
Informazioni

ORCHESTRA HAYDN DI BOLZANO E TRENTO, direttore Hartmut Haenchen
CORO DA CAMERA SLOVENO DI LUBIANA, direttore Martina Batič

Solisti: soprano Sabina Von Walther
mezzo soprano Annely Peebo sostituita per motivi di salute da Bettina Ranch
tenore Dominik Wortig
baritono Alejandro Marco-Buhrmester


programma
Antonín Dvořàk (1841-€“1904), Stabat Mater

LA PRIMA PER LA RICERCA

Raccolta fondi per la ricerca scientifica

Il Teatro Verdi, già da due anni, dedica la serata inaugurale della sua stagione al Centro di Riferimento Oncologico (CRO) di Aviano, centro di eccellenza del nostro territorio nella ricerca e nella lotta contro i tumori.

Banca Popolare FriulAdria, Socio Onorario del Teatro, vuole affiancarsi a questa serata speciale con l’iniziativa di raccolta fondi finalizzata all’attivazione di una borsa di studio per sostenere la ricerca sul tumore al seno, in particolare quello che colpisce le giovani pazienti. Per questo è attivo anche un conto corrente dedicato alle donazioni, sul quale verrà versato l’apporto della raccolta fondi del 26 settembre e che potrà essere utilizzato durante tutta la stagione teatrale.

LA PRIMA PER LA RICERCA è il conto corrente per sostenere la ricerca scientifica del CRO di Aviano attivo in tutti gli sportelli Banca FriulAdria-Crédit Agricole.

Informazioni

Dalle tenebre alla luce. Il primo lavoro a tema religioso del boemo Antonín Dvořàk nasce dall’immenso dolore per la morte (a breve distanza l’uno dall’altro) di due figli. La disperazione del cuore trova voce attraverso la sequenza latina dello Stabat Mater, di straordinaria forza nelle parole e nel ritmo inesorabile. La cantata che ne deriva è un’opera maestosa, espressiva, che accompagna chi ascolta a una catarsi conclusiva. Infatti la commozione e il dolore iniziali di Maria ai piedi della Croce lasciano il posto alla luce potente della grazia divina, che squarcia le tenebre e si apre in un finale che anticipa la Resurrezione. In scena per la prima volta a Pordenone, lo Stabat Mater si avvale di un organico imponente e della presenza di solisti, direttore e coro ai vertici mondiali nell’esecuzione di questo tipo di repertorio.

HARTMUT HAENCHEN
Hartmut Haenchen occupa un posto di primo piano nella vita musicale internazionale.

Nato a Dresda nel 1943 e cresciuto nella ex Germania dell’Est, malgrado severe restrizioni di regime ha consolidato le sue esperienze musicali anche con celebri orchestre occidentali, compresa l’orchestra dei Berliner Philharmoniker e del Concertgebouw.

Trasferitosi nel 1986 in Olanda, Haenchen diventa direttore musicale della Netherlands Philharmonic Orchestra e della Netherlands Opera: nei tredici anni di questo incarico dirige opere di Strauss, Mozart, Wagner, Mahler, Verdi, Puccini, Gluck, Haendel, Berg e Šostakovič; grande successo ottiene un Ring per la regia di Pierre Audi (anche su CD e DVD), ripreso nel 2013 per il bicentenario wagneriano.

Particolarmente noto e apprezzato per le sue interpretazioni, collabora con prestigiose orchestre: Montreal Symphony Orchestra, Japan Philharmonic, Tonhalle di Zurigo, Gewandhaus Orchester Leipzig, Sächsische Staatskapelle Dresden, WDR Köln, Orchestre National de France, Dallas Symphony Orchestra per citarne alcune. In Italia di recente ha diretto Wagner con grande successo all’Accademia di Santa Cecilia, al Teatro alla Scala, e tenuto concerti a Napoli e Ravello con l’orchestra del Teatro San Carlo.

Oltre all’attività direttoriale e discografica (“Diapason d’or” per un DVD su Mahler) Haenchen è autore di fondamentali contributi saggistici su Wagner e Mahler. Gli è stata conferita la Croce Federale al Merito della Repubblica tedesca, in riconoscimento del suo eccezionale contributo alla musica e alle arti.

Orchestra Haydn di Bolzano e Trento

L’Orchestra Haydn si è costituita nel 1960 per iniziativa dei Comuni e delle Province di Bolzano e di Trento e gode dei finanziamenti ministeriali del Fondo unico per lo spettacolo (FUS). Il suo repertorio spazia dal barocco ai contemporanei; in più occasioni autori come Luigi Dallapiccola, Luigi Nono, Luciano Berio, Franco Donatoni, Giorgio Battistelli, Matteo D’Amico e Giovanni Sollima le hanno affidato dei loro lavori in prima esecuzione assoluta.

L’Orchestra Haydn ha preso parte a diversi festivals internazionali, apparendo in Austria (a Bregenz, Erl, al Mozarteum di Salisburgo e al Musikverein di Vienna), Germania, Giappone (a Otsu e Tokio), Italia (in numerose sale da concerto, da Firenze a Milano, alla Sagra Musicale Umbra di Perugia e al Rossini Opera Festival di Pesaro), nei Paesi Bassi, negli Stati Uniti d’America, in Svizzera e in Ungheria.

Sul suo podio si sono alternati fra gli altri, Claudio Abbado, Rinaldo Alessandrini, Riccardo Chailly, Ottavio Dantone, Eliahu Inbal, Neville Marriner, Riccardo Muti. Al fondatore Antonio Pedrotti si sono avvicendati come direttori stabili Hermann Michael, Alun Francis, Christian Mandeal e Ola Rudner. Dal 2003 al 2012 ne è stato direttore artistico Gustav Kuhn; dal marzo 2013 Daniele Spini è responsabile della progettazione artistica