LA PALESTRA
regia di Veronica Cruciani Compagnia Veronica Cruciani
in coproduzione con ARMUNIA e
in collaborazione con il Teatro di Roma
PRESENTA
LA PALESTRA
di Giorgio Scianna
Regia di Veronica Cruciani
con Gualtiero Burzi, Mariagrazia Pompei,
Arianna Scommegna, Michele Sinisi
Assistente alla regia Fiona Sansone
Scene e costumi di Barbara Bessi
Disegno luci di Gianni Staropoli
Musiche Paolo Coletta
Video Marco Santarelli
Organizzazione PigrecoDelta e PAV
Distribuzione PigrecoDelta
Palcoscenico
venerdì 20/02/2015
ore 20:45
Abbonamento: ROSA
Vendita biglietti da:
lunedì 19/01/2015
Informazioni
Una drammaturgia che penetra con forza e con vigore negli spazi ampi e “angoscianti” di un luogo asettico come una palestra. Una messa in scena moderna che sconvolge e fa pensare; uno squarcio sulla nostra esistenza di tutti i giorni che il più delle volte preferiamo non registrare. Ancora una volta una straordinaria Veronica Cruciani.
A Veronica Cruciani è stato assegnato il Premio Hystrio – Associazione Nazionale Critici Italiani- 2012 per lo sguardo, antico e moderno al tempo stesso, con cui ha saputo leggere splendidamente luci e ombre della realtà del nostro tempo.
Lo spettacolo
Due uomini e una donna in una palestra deserta.
Sono stati convocati all’improvviso dalla preside della scuola dei loro figli. E’ pomeriggio tardi e ormai nell’istituto non c’è più nessuno. In sottofondo c’è il tum, il
rumore del palleggio dei tre ragazzi di quattordici anni che sono arrivati con i genitori e sono rimasti a giocare in cortile.
I tre aspettano. Pensano che la preside li abbia convocati perché l’istituto ha bisogno di fondi, per chiedere il loro aiuto per rinnovare l’attrezzatura della palestra, ma non
ne sono sicuri. Quando la preside arriva, è come se avessero paura di cominciare a parlare. Se ne stanno lì, appollaiati sugli attrezzi sportivi. Poi lei inizia a raccontare:
una compagna di classe dei loro figli ha subito violenza. Questo è quanto le ha confidato. E’ successo in quella palestra, è successo almeno due volte. L’hanno presa
a turno, filmando ogni cosa con il cellulare. Lei è una ragazza considerata fin troppo sveglia, fin troppo facile. Una ragazza di quelle che non parlano con le altre ragazze,
una a cui nessuno crederebbe. L’hanno minacciata perché non raccontasse niente. La ragazza non sembra avere dubbi: ad aggredirla sono stati i loro figli.
I genitori domandano, attaccano e difendono, provano a mettere in discussione, a smontare quell’accusa. All’improvviso suona il cellulare della preside. Lei si scusa,
ed esce dalla palestra. E’ il tempo che basta a uno dei genitori per correre a prendere il cellulare lasciato dal figlio nella tasca del giubbotto. Per scavare ossessivamente fino a trovare un video che li sconvolge.
Quando la preside rientra non ha altro da aggiungere: ha voluto dirlo a loro prima che alla polizia, ma adesso quella telefonata la deve fare. Forse, insieme alla polizia,
dovrebbero contattare uno psicologo per aiutarli ad affrontare la cosa.
I tre genitori al bivio tra ciò che è giusto fare e la protezione della propria famiglia non hanno tempo di pensare, devono solo agire.
Le recensioni
Si va molto più in là della disputa tra genitori di Carnage di Polanski ( ispirato a il dio della carneficina di Yasmina Reza), nel crescendo indegno e macabro di due padri e una madre di ceto borghese ritratti come belve in gabbia ne La palestra di Giorgio Scianna con una regia di Veronica Cruciani che è un orologio svizzero nello studiare i silenzi bellissimi di un’attesa banale e poi scandire inesorabile l’infamia e la vergogna annidate dietro il politicamente corretto (…)
Rodolfo Di Giammarco, La Repubblica
(…) Questo è uno di quei casi in cui lo spettacolo diventa un qualcosa che ti si appiccica addosso e che fai fatica a scrollarti di dosso. E’ qualcosa che ti si smuove dentro, che ti riguarda inevitabilmente. Certamente il merito va a un testo ben scritto e dai ritmi giusto ( un esordio teatrale per lo scrittore Scianna ) capitanato nelle sapienti mani di Veronica Cruciani, una regista che difficilmente delude. Se a questo ci aggiungiamo quattro ottimi attori in scena, il gioco è fatto (…)
Francesca De Santis, L’Unità
Preme invece segnalare il lavoro di Veronica Cruciani, con quattro ottimi interpreti su un testo dell’esordiente (almeno per il teatro) romanziere Giorgio Scianna, La palestra. (…) nitida regia della Cruciani e la recitazione ipernaturalistica ma ficcante dei bravi Filippo Dini, Fulvio Pepe, Alvia Reale e Teresa Saponangelo.
Andrea Porcheddu, delteatro.it
La banalità del male si annida in provincia, tra gli ottusi status symbol di una subcultura ricca, edonistica e annoiata(…).Veronica Cruciani, regista che negli anni ha sviluppato una sensibilità nient’affatto scontata per i temi sociali senza mai dimenticare la lezione della sua autrice di riferimento Elsa Morante, firma uno spettacolo di spiazzante precisione emotiva, complice la navigata bravura di un’eccezionale quartetto di attori.
Sara Chiappori, Hystrio
Fate incontrare un romanziere, Giorgio Scianna con una tematica attualissima in tempi di sovraccarico sessuale come i nostri, fategliela pensare per il teatro. (…). Ora mettete tutto ciò nelle esperte e abili mani di Veronica Cruciani, fatele scegliere fra i migliori attori che possiate trovare su piazza (…) L’esperimento mimetico è servito e con esso pure la dura realtà con cui siamo costretti a convivere tutti i giorni rimanendo attoniti davanti alle pagine di cronaca dei giornali (…)
Andrea Pocosgnich, teatroecritica.it