OMAGGIO A PIER PAOLO PASOLINI: PRELUDIO<br>NUOVI VERSI PER UNA MUSICA ANTICA

OMAGGIO A PIER PAOLO PASOLINI: PRELUDIO
NUOVI VERSI PER UNA MUSICA ANTICA

OMAGGIO A PIER PAOLO PASOLINI: PRELUDIO<br>NUOVI VERSI PER UNA MUSICA ANTICA
Informazioni

in collaborazione con PORDENONELEGGE

Informazioni

OMAGGIO A PIER PAOLO PASOLINI

PRELUDIO

Nuovi versi per una musica antica

In collaborazione con Pordenonelegge

PIERA DEGLI ESPOSTI      voce recitante

ALEXANDER GADJIEV      pianoforte

con il contributo creativo di Maurizio Baglini, Roberto Calabretto e Gian Mario Villalta

musiche di

Bach – Busoni, Ciaccona in re min

Fryderyk Chopin (1810-1849), tre Preludi a scelta

“Nella musica abbiamo le vere parole della poesia” secondo Pasolini. Come preludio alla serata del 2 novembre che gli rende omaggio, parole e musiche di compositori legati alla sua opera poetica e cinematografica.

Pier Paolo Pasolini nasce poeta a Casarsa e nasce poeta in friulano. Nel tempo più crudo della Seconda Guerra Mondiale, il poeta, sfollato a Versuta, inventa una realtà di libere e appassionate creazioni in versi friulani, rinnovando dalle radici una tradizione esausta.

Il programma propone le amate musiche di quel tempo, intessute in un ordito di parole, in prosa e in versi, recitate da Piera Degli Esposti: per indovinare come una musica antica, melodia sorgiva dell’anima, sia stata per Pasolini unica radice con la rigenerazione poetica di una lingua innocente e ferita, quel friulano che vive e trema in poesia con la sua musica.

Lettura dei versi friulani a cura di Marta Riservato

Piera Degli Esposti. Formatasi in gruppi sperimentali, si è imposta tra il 1969 e il 1976 al Teatro Stabile dell’Aquila, lavorando con registi come Calenda (Operetta di Gombrowicz, 1969); Trionfo (Arden di Feversham di anonimo elisabettiano, 1971) e Cobelli (La pazza di Chaillot di Giraudoux, 1972; La figlia di Iorio di D’Annunzio, 1973; Antonio e Cleopatra di Shakespeare, 1974). Muove i primi passi giovanissima nel Teatro dei 101 diretto da Antonio Calenda, insieme ad altri ragazzi che diverranno pilastri del teatro italiano come Nando Gazzolo e Gigi Proietti. Recita come prima attrice al Teatro Stabile d’Abruzzo in Antonio e Cleopatra, e in Molly, Cara. Del 1966 è il suo esordio in TV con uno sceneggiato di grande successo, Il conte di Montecristo. La sua carriera cinematografica inizia l’anno successivo con il film Trio (regia di Gianfranco Mingozzi), a cui seguirà Questi fantasmi di Renato Castellani.

Piera Degli Esposti continua così tra palco, set e TV con Il circolo Pickwick di Ugo Gregoretti e, al cinema, con Medea, diretto da Pier Paolo Pasolini, e Sotto il segno dello scorpione dei fratelli Taviani. A teatro lavora con registi come Scaparro, Guicciardini, Sequi e Massimo Castri. Nel 1980 scrive insieme a Dacia Maraini (amica di lunga data) la storia intensa della sua gioventù, nel romanzo di grande successo Storia di Piera, divenuto film tre anni dopo, per la regia di Marco Ferreri e la sceneggiatura della stessa Degli Esposti.

All’inizio degli anni ’80 recita per Nanni Moretti in Sogni d’oro e per Cinzia Th Torrini in Giocare d’azzardo. Marco Ferreri sarà in questo periodo il primo a sfruttare le sue doti di sceneggiatrice, nel film da lui diretto Il futuro è donna, interpretato dalla stessa Piera, in una parte minore, da Ornella Muti e Hanna Schygulla. In seguito sarà diretta da Lina Wertmüller che la sceglie per tre suoi film, Scherzo del destino in agguato dietro l’angolo come un brigante da strada, Il decimo clandestino e Metalmeccanico e parrucchiera in un turbine di sesso e politica. Nel 1986 vince il Nastro d’argento per la sua interpretazione di Teresa in La coda del diavolo diretta da Giorgio Treves. Allo stesso tempo lavora assiduamente in teatro, recitando in Madre Coraggio, Prometeo e lo Stabat Mater. Nel 1988 è stata invitata ad interpretare il ruolo di Venezia nel mediometraggio Biennale Apollo di Sylvano Bussotti prodotto dalla Biennale di Venezia. Interpreta poi la Badessa nel noto sceneggiato di Salvatore Nocita I promessi sposi del 1989, dal romanzo omonimo di Alessandro Manzoni. Nel 1996 recita nel film incentrato su Pasolini, Nerolio, diretto da Aurelio Grimaldi. Nel 2001 interpreta Ferreri I Love You e L’ora di religione di Marco Bellocchio, per cui vince il David di Donatello (migliore attrice non protagonista). La Degli Esposti continua prolificamente a dividersi tra cinema e tv. Per il primo prende parte a film come Il vestito da sposa, Il compleanno e Il trentasette, per la seconda a fiction come Diritto di Difesa. Tra 2006 e 2007 lavora con Marcello Garofalo in Tre donne morali nel quale veste i panni di una ex suora ora proprietaria di un cinema porno e con Giuseppe Tornatore nel noir La sconosciuta. Ottiene ottime critiche per entrambe le interpretazioni e per la seconda viene candidata ai Nastri d’argento. Esordisce alla regia di opera lirica dirigendo Lodoletta di Pietro Mascagni, La notte di un nevrastenico di Nino Rota e La voce umana di Francis Poulenc. Nel 2008 escono nelle sale due lavori: il cortometraggio di Francesco Vaccaro Lettera d’amore a Robert Mitchum presentato precedentemente alla Festa del Cinema di Roma 2007 e Il divo di Paolo Sorrentino. In questa pellicola Piera interpreta Enea, storica segretaria di Giulio Andreotti, ruolo che la porta in concorso al Festival di Cannes e che le fa guadagnare un altro David di Donatello. Successivamente è sul set di Maria Sole Tognazzi con il film L’uomo che ama nel quale recita accanto a Pierfrancesco Favino, Marisa Paredes e Monica Bellucci.

Diretta da Giovanni Veronesi in Genitori & figli – Agitare bene prima dell’uso e da Marco Filiberti in Il compleanno, gira tre film per la tv: Il mondo di Patty, Mannaggia alla miseria e Donne di Sicilia. Nel 2011 gira a Cagliari I bambini della sua vita diretta da Peter Marcias. Per questa interpretazione vince il Globo d’oro alla miglior attrice. Il 25 novembre 2013, in occasione della presentazione ufficiale del documentario Tutte le storie di Piera diretto da Peter Marcias al Torino Film Festival, riceve il Premio Maria Adriana Prolo alla carriera, conferitole dall’Associazione Museo Nazionale del Cinema. La cerimonia della consegna del premio è accompagnata da una doppia laudatio: si alternano il regista e amico Riccardo Milani e il critico Alberto Crespi.

Alexander Gadjiev è nato nel 1994 a Gorizia in una famiglia di musicisti. Ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di 5 anni con la madre, Ingrid Silic e ha proseguito con suo padre Siavush Gadjiev, noto didatta russo.
Ha vinto il primo premio assoluto in diversi concorsi giovanili. Ha tenuto il suo primo recital all’età di dieci anni. Nell’aprile del 2012 ha vinto il Terzo Premio alla Prima edizione del “FVG International Piano Competition”. Nel giugno dello stesso anno ha vinto la IX edizione del “Premio delle Arti” svoltasi a Trieste, con giudizio unanime della giuria.
Sempre nel 2012 si è diplomato al Conservatorio Bruno Maderna di Cesena con lode e menzione speciale e ha debuttato a Parigi, al Centro Culturale Italiano. Nel maggio 2013 ha suonato a Roma nello splendido Museo dell’Ara Pacis, e a novembre dello stesso anno ha vinto la XXX edizione del prestigioso Premio Venezia, rassegna riservata solo ai migliori diplomati dei Conservatori Italiani. Grazie a questa vittoria si è esibito al Teatro La Fenice di Venezia in concerti solistici e con orchestra e ha debuttato a Londra. Dall’autunno 2013 si perfeziona nella classe di Pavel Gililov al Mozarteum di Salisburgo. Nel giugno 2014 ha raggiunto la fase semifinale del prestigioso “Gina Bachauer International Artists Piano Competition”. Ad agosto è stato selezionato per partecipare alla fase finale del “Premio Busoni” di Bolzano e ad aprile 2015 ha suonato con l’Orchestra della Fenice il Concerto n. 1 di Šostakovič, diretto da Temirkanov. Nel settembre 2015 ha suonato per MITO Settembre Musica al Piccolo Regio di Torino.