ILIA KIM<br>LA CLASSICITÀ

ILIA KIM
LA CLASSICITÀ

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Musiche di Beethoven

32 Variazioni in do minore Wo O 80 di L. v. Beethoven

33 Variazioni su u Valzer di Diabelli op. 120 di L. v. Beethoven

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Sessantaquattro anni dopo Bach, quando il barocco è stato ormai inghiottito dal tempo, nascono le

32 Variazioni in do minore Wo O 80 di BEETHOVEN

che appaiono inopinatamente come interpretazione simbolica della Ciaccona per violino solo di Bach (la ciaccona è in forma di variazioni su un basso ostinato), pubblicata per la prima volta da pochi anni presso un editore di Bonn, Simrock, amico di Beethoven. Un seme perduto del barocco rifiorisce in un nuovo humus, la classicità viennese. Nel 1823 escono a stampa le

33 Variazioni su u Valzer di Diabelli op. 120 di BEETHOVEN.

La riassunzione di procedimenti barocchi nelle Variazioni n. 30, 31 e 32 (invenzione, adagio fiorito, doppia fuga) è clamorosamente evidente. Meno evidente, tanto che solo nel 1987 questo loro carattere è stato adeguatamente illustrato da William Kinderman, è il fatto che Beethoven parafrasa anche lo stile del suo tempo, da Clementi e Cramer fino a più oscuri compositori e, nell’ultima Variazione, fino al se stesso della Sonata op. 111.