Figure oltre il presente 2022 – Luigi Dallapiccola

Teatro Verdi Pordenone, Università degli Studi di Udine
con il sostegno di Fondazione Friuli
con il patrocinio di Centro studi “Luigi Dallapiccola” di Firenze e GO! 2025

Dal 10 al 12 novembre quattro appuntamenti per “Figure oltre il presente” 2022: un importante Convegno internazionale di studi – che ha coinvolto alcuni tra i massimi conoscitori della produzione di Luigi Dallapiccola – e tre concerti con protagonisti d’eccezione. Un percorso ideato e curato da Roberto Calabretto, docente di discipline musicologiche all’Università di Udine, per l’aspetto scientifico-musicale, e da Maurizio Baglini, consulente musicale del Teatro Verdi, per la programmazione musicale. 

Luigi Dallapiccola (1904-1975), compositore istriano di formazione triestina, ha esercitato un ruolo di primo piano nella vita musicale italiana del primo Novecento. La sua opera nasce dal confronto con le culture transfrontaliere e regionali e, per questo motivo, rappresenta una figura di grande interesse anche per il territorio.
Prof. Roberto Calabretto

Personalità di netto profilo, Luigi Dallapiccola è tra i nomi più interessanti del Novecento, anche per le sue implicazioni umane e intellettuali. Nato in Istria – inquieto punto d’incontro di tre culture diverse – e morto a Firenze, ha raggiunto fama internazionale grazie alla nota assolutamente personale della sua musica. I tre concerti qui presentati rendono omaggio alla sua eredità estetico/ artistica e illustrano una sorta di “prima, durante e dopo” di questo geniale pianista e compositore, capace di fondere nella sua opera multiforme gli influssi più disparati da Palestrina a Webern, da Monteverdi a Schönberg, dando origine a una musica che si presenta come “immediata espressione di sentimenti e atmosfere, fino a una nuova osservanza di dodecafonia”.
M° Maurizio Baglini


LUIGI DALLAPICCOLA
(Pisino, Istria, 1904 – Firenze 1975)
Fu tra i primi musicisti in Italia ad accostarsi alla dodecafonia, che assimilò in maniera personale per la prima volta nel Divertimento in quattro esercizi (1934) e poi esplorando vari generi, dai canti per coro e orchestra all’opera, dalla musica strumentale al balletto, dalla sacra rappresentazione alla sua ultima composizione, Commiato. Artista di grande impegno civile, le sue opere sono spesso connotate dal sentimento ossessivo della presenza del male, ma anche dalla possibilità della ribellione e del riscatto. Pianista concertista (specie in complessi da camera), scrittore e didatta, deve la propria fama soprattutto alla sua attività di compositore, nella quale subì da principio gli influssi delle forme preclassiche (Cinque-Seicento) per aderire in seguito alla dodecafonia. Dopo i quattro canti Dalla mia terra (1928) per soli coro e orchestra, si è rivolto a varî generi musicali, sempre con felici risultati: dalla Partita e dalla Rapsodia per canto e orchestra alle tre serie di Cori di Michelangelo Buonarroti il Giovine e all’opera Volo di notte (dal romanzo di Saint-Exupéry), dal Piccolo concerto per Muriel Couvreux per pianoforte e orchestra da camera, e dai Canti di prigionia per coro e strumenti, al balletto Marsia, all’opera Il prigioniero, alla sacra rappresentazione Job, ai Canti di liberazione per coro e orchestra, alla cantata per soprano e piccola orchestra An Mathilde, all’opera dodecafonica Ulisse, sino a Commiato (1972), per soprano e quindici esecutori.
(fonte: testo liberamente tratto da Enciclopedia online Treccani)

Questi gli appuntamenti: