Premio Pordenone Musica 2020 – Michele Dall’Ongaro

PREMIO PORDENONE MUSICA 2020
Educare alla Musica

VI edizione, 2020
Michele dall’Ongaro

Albo d’oro
2015 Piero Rattalino
2016 Quirino Principe
2017 Salvatore Sciarrino
2018 Alfred Brendel
2019 Edda Moser

Giunto alla sua 6a  edizione, il Premio Pordenone Musica ha assunto una dimensione di consolidato respiro internazionale. Dedicato a quanti con sapienza e passione contribuiscono a far conoscere e amare la musica alle nuove generazioni, il Premio è andato a una figura di assoluto rilievo nel panorama musicale contemporaneo:

Michele dall’Ongaro
compositore, pianista, saggista e docente.

Già Sovrintendente dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, ha svolto una prolifica attività di conduttore e autore radiofonico iniziata nel 1985 su RAI Radio 2 e poi proseguita su Radio 3. Ideatore e autore televisivo per numerosi programmi dedicati alla musica moderna e contemporanea, si ricorda per il programma televisivo  “Petruska” trasmesso sulla rete nazionale RAI 5 (2011 – 16). Accademico di Santa Cecilia nel 2008, dal 2015 è Presidente e Sovrintendente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma.


A Michele dall’Ongaro il Premio Pordenone Musica 2020

Uomo di grandi intuizioni e intelligenza critica, custode di memorie con lo sguardo rivolto alla contemporaneità e al futuro, attento alla formazione di un nuovo pubblico e alla circolazione di compositori e giovani interpreti. Per restituirci un mondo dove la musica fa parte della vita quotidiana.


27 MAGGIO 2021
IL TEATRO HA APERTO CON MISCHA MAISKY E IL PREMIO PORDENONE MUSICA A MICHELE DALL’ONGARO

Con la riapertura dei teatri agli spettacoli dal vivo, il Verdi ha ripreso il 27-28 maggio con una festa con la grande musica. Il programma presentato insieme al Comune di Pordenone e alla Regione Friuli Venezia Giulia,  ha previsto tre appuntamenti d’eccezione: due concerti di Misha Maisky – l’uomo che ha reso il violoncello uno strumento popolare a livello planetario e che può vantarsi di essere l’unico al mondo ad aver studiato sia con Mstislav Rostropovich (che lo ha definito “uno dei talenti più eccezionali dell’ultima generazione di violoncellisti”) che con Gregor Piatigorsky – che nelle due serate ha proposto un repertorio inarrivabile, con l’integrale per violoncello solo delle sei suites di Bach e nella giornata di giovedì 27 maggio è stata recuperata la consegna dal vivo del Premio Pordenone Musica 2020.

Questa sesta edizione del Premio internazionale istituto dal Verdi con il Comune di Pordenone per premiare musicisti, didatti e musicologi che dedicano la loro attività alle nuove generazioni, è stata attribuita al compositore e divulgatore Michele dall’Ongaro. Finalmente è stato possibile incontrare dal vivo questa figura di primo piano del panorama musicale nazionale, attuale Presidente-Sovrintendente dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia.

A precedere il concerto serale delle ore 20.00 del 27 maggio di Misha Maisky, la consegna a dall’Ongaro del Premio Pordenone Musica e del Sigillo della Città, mentre alle ore 17.00 si è tenuto l’incontro-concerto con Maurizio Baglini e il premiato. Di grande prestigio l’esecuzione della suite composta da dall’Ongaro nel 1989 Autodafè impreziosita da un sesto episodio scritto per l’occasione e che è stato eseguito in prima assoluta.

«Finalmente potremo consegnare il Premio Pordenone Musica 2020 e ospitare un grande educatore e divulgatore della musica, che naturalmente sarà al Verdi anche in veste di musicista e compositore», ha spiegato il Presidente del Teatro Giovanni Lessio. «Questo riconoscimento non premia genericamente la carriera, è infatti l’unico riconoscimento a livello internazionale ad essere destinato all’educazione e divulgazione della musica: il suo già eccezionale palmares (Piero Rattalino, Quirino Principe, Salvatore Sciarrino, Alfred Brendel, Edda Moser) si arricchisce ulteriormente quest’anno, consolidando e aumentando per il futuro la sua dimensione internazionale».

Di vera e propria rivoluzione del Premio a partire dall’edizione 2021 ha parlato Maurizio Baglini: «siamo arrivati a una maturazione tale che si fa esigenza concreta quella di creare una commissione di livello internazionale per decretare i prossimi vincitori del Premio Pordenone Musica. La mission è sempre stata quella di rendere riconoscibile il Teatro di Pordenone a livello internazionale, e questo, insieme alla residenza estiva della GMJO, ne è un ulteriore, fondamentale tassello».