FIGURE OLTRE IL PRESENTE MARIO BORTOLOTTO

FIGURE OLTRE IL PRESENTE MARIO BORTOLOTTO

TEATRO VERDI PORDENONE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE
presentano la prima edizione del progetto

FIGURE OLTRE IL PRESENTE MARIO BORTOLOTTO
Convegno di studi + Concerti d’eccezione Teatro Verdi, 10 – 12 novembre 2021
(online 3, 4, 5, 8, 9 novembre)

Comunicato stampa

PORDENONE- Il Teatro Verdi di Pordenone ha particolarmente a cuore la divulgazione culturale della musica d’arte: nel perseguire questa finalità, ha ora trovato un partner prestigioso nell’Università degli Studi di Udine. Da questa collaborazione prende il via un progetto pluriennale di portata nazionale e internazionale, “Figure oltre il presente”, che quest’anno viene dedicato al cittadino pordenonese più rappresentativo nell’ambito della diffusione e valorizzazione della musica colta, Mario Bortolotto (Pordenone, 1927 – Roma, 2017).

Con cinque appuntamenti di approfondimento on line, un importante Convegno di studi in presenza – che coinvolgerà alcuni tra i massimi conoscitori in Italia della produzione bortolottiana – e sei concerti con protagonisti d’eccezione, tra il 3 e il 12 novembre si andrà a comporre l’importante omaggio (3, 4, 5, 8 e 9 novembre online e nelle giornate del 10, 11 e 12 novembre in presenza al Verdi): un percorso di alto profilo accademico ideato e curato da Roberto Calabretto, docente di discipline musicologiche all’Università di Udine, per l’aspetto scientifico-musicale, e da Maurizio Baglini, consulente musicale del Teatro Verdi, per la programmazione musicale. Per l’edizione 2021, l’ambizioso progetto – a cui aderiscono anche la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, il Comune di Pordenone e la Fondazione Friuli – vuole contestualizzare la riflessione musicologica di Mario Bortolotto associando aspetti di studio accademico alla necessità culturale di svelare la genialità e la profondità del suo pensiero musicale.
«L’importante partnership con l’Università di Udine – spiega il Presidente Giovanni Lessio – nasce da una condivisione del progetto, ma anche dalla precisa volontà di rendere più visibile la presenza universitaria, e dei suoi giovani studenti, nella città di Pordenone. Quella con il Verdi rappresenta, a pieno titolo, il primo esempio di concreta collaborazione – con una partecipazione tanto progettuale quanto esecutiva – tra l’Università e la nostra ”impresa culturale”. L’auspicio del Verdi è quello di favorire un rapporto diretto con i giovani anche con l’avvio di momenti formativi in affiancamento ai tecnici del Teatro, nell’ambito delle riprese e del montaggio video, ai fini della documentazione e degli utilizzi nel settore comunicazione».
Mario Bortolotto è stato uno dei rappresentanti maggiormente significativi della musicologia italiana ed europea del secondo dopoguerra. Alcuni suoi libri – tra i tanti basti pensare a quelli dedicati al Lied romantico, alla musica francese di fine Ottocento, al teatro d’opera, alle avanguardie oppure a Richard Strauss -, sono divenuti dei veri e propri punti di riferimento per gli studi di settore andando incontro a molte ristampe.

Il Teatro Verdi, con l’Università di Udine, ha voluto riunire a Pordenone alcuni tra i maggiori musicologi del panorama nazionale ed internazionale, docenti, storici della musica, giornalisti, critici e musicisti per attualizzare la rilevanza di un personaggio straordinario, riconoscendogli l’attenzione che merita nella propria città di origine, dove ha iniziato i propri studi musicali con Pia Baschiera Tallon, dedicataria del suo saggio su Chopin.
Da mercoledì 10 a giovedì 12 novembre spazio al programma dal vivo, con il Convegno di studi “Per Mario Bortolotto” (mercoledì 10 novembre), con un appuntamento dedicato alle scuole nella mattinata di giovedì 11 novembre e con sei prestigiosi concerti, preceduti da altrettante prolusioni musicali, programmati in tutte e tre le giornate.
Si attendono a Pordenone presenze come quelle di Michele dall’Ongaro dell’Accademia di Santa Cecilia, Premio Pordenone Musica 2021, Bruno Ruffolo, caporedattore cultura e spettacoli del GR RAI, Giorgio Pestelli dell’Università di Torino, Daniela Folena Goldin dell’Università di Padova, Jacopo Pellegrini dell’Università di Roma, Luca Cossettini dell’Università di Udine, Anna Ottani Cavina dell’Università di Bologna, Francesco Zambon dell’Università di Trento.
Per il programma dei concerti, sei esecuzioni complementari l’una all’altra, il Teatro ospiterà artisti dal profilo internazionale che hanno scelto di costruire programmi specifici e attinenti alle tematiche che Bortolotto ha saputo sviscerare in maniera definitiva nel corso del Novecento. Sul palco musicisti ed ensemble del calibro del Quartetto d’archi della Scala, dei pianisti Emanuele Arciuli, Emanuele Torquati, Mariangela Vacatello, Pietro De Maria, Alfonso Alberti, del mezzosoprano Maria Radoeva. I concerti saranno preceduti da riflessioni che mettono in luce la genialità del pensiero musicale di Bortolotto, grazie ad un repertorio selezionato partendo proprio dai suoi testi e affidato a grandi interpreti e studiosi dell’opera del Professore.
A precedere il Convegno, dal 3 novembre in programma online i “Dialoghi su Mario Bortolotto”, cinque appuntamenti da remoto (ore 18.00), di trenta minuti ciascuno, dove altrettanti musicologi raccontano i testi più celebri di Bortolotto. Primo appuntamento mercoledì 3 novembre con Jacopo Pellegrini, dell’Università di Roma, che ricorderà la figura del Professore attraverso Il viandante musicale. Il 4 novembre, Francesco Verona dialoga con Daniela Goldin su Wagner l’oscuro, titolo del volume che rappresentò per Bortolotto una delle sfide più ardue e insieme avvincenti. Il giorno successivo Angelina Zhivova, dell’Università di Udine, e Roberto Calabretto ripercorrono insieme il volume Est dell’Oriente; Lunedì 8 novembre sarà la volta di Luca Cossettini in dialogo con Paola Cossu su Fase seconda, a oggi un volume fondamentale per comprendere la complessità di una stagione caratterizzata dalla Nuova Musica. A chiudere il ciclo, il 9 novembre, Roberto Calabretto dialogherà con Maurizio Baglini sul testo Chopin o del timbro.

Il Convegno di Studi sarà aperto mercoledì 10 novembre alle 10.30 dalla tavola rotonda “In ricordo di Mario Bortolotto. Aneddoti e ricordi del grande critico musicale”, con Michele dall’Ongaro, Giorgio Pestelli, Francesco Zambon e Anna Ottani Cavina. Dalle 14.00, la seconda parte del convegno esalterà l’aspetto prettamente musicologico con quattro interventi sul lavoro e la ricerca di Mario Bortolotto: presenti Daniela Folena Goldin (Oralità e scrittura in Bortolotto), Jacopo Pellegrini (Perché non possiamo non dirci bortolottiani), Luca Cossettini (Visioni della modernità in Mario Bortolotto), Roberto Calabretto (Le avanguardie secondo Bortolotto).

Al termine, intorno alle 16.30, atteso un incontro di chiusura a cura di Bruno Ruffolo che dialogherà con Maurizio Baglini e Roberto Calabretto sul rapporto tra informazione e cultura. Mercoledì 11 novembre, alle 11, nell’appuntamento per le scuole “Mario Bortolotto: ritratti multicolori di un viandante musicale”, Bruno Ruffolo e Luca Cossettini offriranno alle nuove generazioni un’occasione per conoscere e approfondire la figura del grande critico musicale attraverso un incontro di carattere divulgativo.

Sei i Concerti in programma tra il 10 e il 12 novembre – due al giorno, sempre preceduti da una prolusione – che prendono avvio mercoledì 10 alle 18.00 con Emanuele Arciuli al pianoforte preceduto dall’introduzione di Jacopo Pellegrini. Il programma musicale prevede musiche di John Cage, Claude Debussy, Morton Feldman, Karlheinz Stockhausen, Charles Ives, Alban Berg e Frederic Rzewski. Alle 20.30 il soprano Maria Radoeva si esibisce con Emanuele Torquati al pianoforte. In programma musiche di Wagner e Strauss.
Introduzione a cura di Luigi Reitani. Giovedì 11 novembre alle18.00 Mariangela Vacatello eseguirà musiche di Debussy e Ravel con l’introduzione di Luca Cossettini. Alle 20.30 Francesco Fontanelli dell’ Università di Pavia, introdurrà il concerto di Pietro De Maria su musiche di Beethoven e Chopin. Venerdì 12 novembre alle 18.00 Roberto Calabretto introdurrà il concerto del Quartetto d’archi della Scala su un programma composto da musiche di Alexsandr Porfir’evič Borodin e Dmitrij Shostakovič. Alle 20.30 Angela Carone, di Fondazione Cini, presenta il concerto “La Fase seconda. Le avanguardie” con il pianista Alfonso Alberti che esegue Niccolò Castiglioni, Arnold Schönberg, Franco Donatoni, Claude Debussy e Sylvano Bussotti.
L’ingresso al convegno e ai concerti è gratuito. Biglietti disponibili online o alla Biglietteria del Teatro.
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